SINDACO, FACCIA QUALCOSA DI DESTRA

Partiamo dai fatti. Il Centrodestra di Biancavilla si trova impantanato in una crisi profonda. L’assetto, cristallizzato dal giorno dopo il ballottaggio, non può reggere ancora più di tanto. I malumori interni alla coalizione sono oramai palpabili anche dagli osservatori politici più distratti e dai cittadini che al Palazzo non ci vanno neanche per un certificato. Le pressioni arrivano da tutte le parti perché si proceda ad un rimpasto. Oltre un terzo della giunta risulta scollegata dalle forze presenti in consiglio comunale. Una squadra (ma lo è mai stata?) che non rappresenta più la geografia politica uscita dalle urne nel 2003. La spinta propulsiva sull’azione amministrativa ne risente fortemente in negativo. La popolarità di Mario Cantarella è inesorabilmente in picchiata.
Passiamo alle considerazioni. La crisi dello schieramento di governo (scoccata lo scorso luglio con la bocciatura della proposta dei 60 alloggi di edilizia sociale) difficilmente, a questo punto, potrà essere risolta in maniera indolore. La coalizione di Cantarella potrà certamente assestarsi su nuovi equilibri, ma oramai sembra impossibile ritrovare quel clima solidale post-elettorale ed è assai probabile pensare che le faide interne si moltiplicheranno da qui alla scadenza della consiliatura.
Va rilevato, intanto, che i movimenti politici, le indiscrezioni di stampa, le comunicazioni ufficiali di queste ultime settimane ricalcano vecchi metodi, prassi antiche che riportano a quel mercato spicciolo, consolidato nell’era Manna. Persino le motivazioni e le modalità con cui si chiede il cambio di assessori non differiscono da quelle utilizzate ai tempi del Centrosinistra. E oggi come ieri, gli assessori “scomunicati”, anziché prendere atto della mancanza di un sostegno politico, ringraziando e togliendo il disturbo, non fanno altro che incollare le chiappe su una poltrona conquistata non con il superamento di un concorso, ma per la concessione di un privilegio.
Non si comprende quindi in virtù di quale forza politica stia operando Franco Benina (scaricato prima da Gaetano Paternò e poi da Alfio Furnari), Alfio Amato (stesso destino -come Salvatore Mazzone, Salvatore Portale e Alfredo La Delfa- di chiunque sia stato “toccato” da Antonio Portale) e Andrea Ingiulla, al quale non fa onore la raccolta di firme di suoi compari, cognati e cugini e di gente che nulla aveva a che fare con la sua lista e che ora a nome di Rinascita democratica gli esprime sostegno, nel tentativo di salvarlo dalla richiesta di Vincenzo Papotto, che lo vuole sostituire con Carmelo Cantarella, noto maestro di pugilato.
Non può reggere la favoletta secondo cui gli assessori sono lì per una nomina decisa personalmente dal sindaco. Fosse stato per Cantarella, nessuno dei sette si troverebbe a ricoprire quell’incarico. E non serve a nulla vantare il record della giunta più longeva della Sicilia quando la percezione del cittadino medio è quella di un’inconsistenza della classe dirigente e di un panorama desolante fatto di non-politica.
Nelle sue comunicazioni istituzionali, Mario Cantarella, ha parlato ultimamente della “fase 2” della sua amministrazione, quella dei «grandi investimenti». Forse però questa “fase 2” dovrebbe essere improntata sull’umiltà, su una forte autocritica ed il riconoscimento di fallimenti oggettivi, ascoltando certe osservazioni derivanti dalle opposizioni e dalla stampa, senza liquidarle -come spesso fa Cantarella- come banali strumentalizzazioni avversarie.
Bisogna prendere atto, per esempio, al di là degli inevitabili rimpasti, che questa amministrazione non è e non sarà l’erede di quelle esperienze guidate da Salvatore Uccellatore e Dino Laudani, a cui in più occasioni sia il sindaco che il suo vice, Salvuccio Furnari, hanno fatto riferimento. Evitiamo di scomodare la storia e cerchiamo di non insudiciarla con la “politica” provincialotta dell’assessoricchio da non mollare o da ottenere a tutti i costi cui stiamo assistendo da diversi mesi, ennesima smentita di quel cambiamento pervicacemente promesso.
Lo “spettacolo” che ci sta offrendo questo Centrodestra è penoso. E se da una parte c’è chi, come Forza Italia, vuole ritardare il rimpasto e aggroviglia di più la matassa chiedendo il terzo assessore (una voce delle ultime ore), dall’altra c’è chi ancora mostra al sindaco il conto dell’appoggio elettorale. Come il prof. Alfio Petralia, indicato da “Modernizzazione e Lavoro” come assessore, che in un breve commento lasciato sul blog di Vincenzo Ventura, è più che esplicito: «A mio modo di vedere -scrive Petralia- è il sindaco che crea ribelli con lunghe aspettative, essendo troppo attendista e poco coerente nel rispettare gli impegni politici assunti».
Sostiene spesso Cantarella di avere dato la parola d’onore ai suoi alleati, assicurando, prima del ballottaggio, ben precisi equilibri di maggioranza. Al sindaco però sfugge un dettaglio. La parola data ha un senso mantenerla con persone che riconoscono nell’onore un valore da applicare alla politica e uno stile di vita. Ma quando ci troviamo di fronte elementi che venderebbero il proprio onore e la propria dignità per 70 euro in più di gettone di presenza, allora l’atteggiamento del sindaco non ha alcun senso. Ecco perché il sindaco farebbe bene, in questo frangente, a fare qualcosa di “destra”: pugno duro, soluzioni drastiche, uno scossone forte alla sua amministrazione e alla sua maggioranza.
Non può atteggiarsi da “camicia nera” con i cronisti “indisciplinati” e con i volontari “irrispettosi” della protezione civile per poi applicare metodi “democristiani” (nel senso degradante del termine) nei rapporti quotidiani con i suoi alleati. Faccia il “fascista” (senza avere l’imbarazzo di essere accusato di incoerenza rispetto alla sciacquatura con l’acqua di Fiuggi) e attui una terapia d’urto: imprimerebbe una spinta alla sua azione di governo, eliminerebbe certe frattaglie d’intralcio, avrebbe gli apprezzamenti della gente (quando Manna era accusato “imperatore di Biancavilla” per i suoi metodi drastici si trovava, non a caso, al culmine della sua popolarità) e riaccenderebbe la fiamma del popolo della Destra, tanto deluso. Proceda ad un rimpasto radicale della sua giunta e si circondi di persone valide e di fiducia, senza subire diktat e “minacce” politiche, infischiandosene di una maggioranza a 14 a tutti i costi.
No, non ci saranno mozioni di sfiducia, tutti vogliono restare attaccati il più possibile alla poltrona del consiglio comunale e dall’opposizione non arriveranno ringhiate ma semplici pigolii. Semmai ci potrebbe essere qualche clown che comincerà a fare il solito show d’oppositore in Aula e in tv. Ma è un rischio che va affrontato, anche perché è il meno traumatico. Fuori dal Palazzo, tra sussurri e formule cautelanti del tipo “qui lo dico e qui lo nego”, praticamente tutti gli alleati del primo cittadino promettono e assicurano che, al di là di ciò che accadrà alle Regionali o alle Politiche, non ci sarà un secondo mandato per Mario Cantarella. E non ci sarà un Nello Musumeci che lo sponsorizzerà. E neanche un Nino D’Asero. Figurarsi un Raffaele Lombardo e i calaciuriani.
Il sindaco, forse, farà bene quindi a non pensare (per quanto doloroso) alla riconferma, ma a porsi il semplice obiettivo di un’uscita di scena nel modo più dignitoso possibile. Ha altri due anni di tempo: sono sufficienti perché si possa preparare ad un addio a testa alta. Partendo da una condizione: togliere le bretelle e mettere la cintura ai pantaloni.
Vittorio Fiorenza

SINDACO, FACCIA QUALCOSA DI DESTRAultima modifica: 2006-03-02T18:40:00+01:00da v_fiorenza
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22 pensieri su “SINDACO, FACCIA QUALCOSA DI DESTRA

  1. Credo che la sua sia una visione un po’ troppo pessimistica, comunque è decisamente realistico lo scenario che ha prospettato per il sindaco Cantarella. La cosa mi dispiace non poco, dal momento che sono stato tra i suoi elettori. Adesso mi ritrovo tra i cittadini delusi. Ci sbagliavamo sulle capacità di Cantarella. A lui riservo soltanto il rispetto personale. Non può più avere da me il sostegno politico ed elettorale. Mi spiace tanto. Salvatore dott. Messina

  2. Mario Cantarella può ancora recuperare, ma deve essere spietato e cinico nei cofronti di alleati e oppositori. Io tifo ancora per lui. Salvo L.

  3. Al sindaco Cantarella, che so che legge questo sito e i relativi commenti, vorrei dire di ascoltare Fiorenza. Le cose che afferma le potrebbero sembrare dure, fastidiose, pungenti, però esprimono la realtà. Le stesse cose le pensano i suoi alleati, anche i suoi amici più fidati, ma non le dicono per puro imbarazzo. Ecco perché l’intervento di Fiorenza la deve indurre alla riflessione, senza liquidarlo banalmente. E’ un consiglio che le do da suo estimatore. Con stima, Salvatore Mursia

  4. mma, questa volta mario te li suona, e di santa ragione. sei un ragazzaccio anticonformista e… di strada. E talvolta ti butti sullo sgomento umano/politico con il gusto della TUA critica/lacrimo gena. 6fitusu tu e tutti i tuoi amichi. ok ferisci di penna come il conte di Pejrack. 6 il nuovo cavaliere teutonico dell’inizio terzo millennio. bbasta va! by Vincenzo Can

  5. Ho letto un articolo di Vincenzo Randazzo su Nuovapolis proprio sull’ amministrazione Cantarella. Sostiene che a loro non interessa il consenso immediato ma quello della Storia. Si, Cantarella verrà ricordato dalla storia come quello che doveva cambiare Biancavilla ma che invece l’ha immobilizzata con una gestione noiosa e ordinaria. Prof. Randazzo, non è più tempo di spot elettorali. Preparatevi le valigie. Antonio Fichera

  6. caro amico anchio ho letto l’articolo di Randazzo e ha detto delle cose verificabili, perchè tu non le smentisci e ti metti a fare lo spiritoso? Io penso che dice cose giuste e che il centrodestra in poco tempo ha fatte tante cose che gli altri se le sognano. l’articolo di Fiorenza e troppo pieno di veleno… si limita alla bassa politica e non riconosce a questa coalizione e al sinbdaco che ha realizzato tante e tante cose in tutti i campi. Quando con i fatti dimostrate che il centrodestra non ha realizzato niente vi daro ragione… altrimenti tacete. Tutti!

  7. La cosa ridicola è che tutti i sostenitori di questa amministrazione sono convinti che con il depuratore, con Tamo da Brescia, con una tonnellata di dolci, con la zona artigianale, vinceranno le elezioni. Non basta, perderete lo stesso perché avete peccato di arroganza. Ci avete promesso la luna, ci state dando una gestione triste e fuori dal tempo. Sarete puniti alle elezioni. Mettetevi il cuore in pace! Deluso.

  8. Forse sono stato frainteso. Nessuno mette in dubbio quanto affermato da Vincenzo Randazzo. Ma il presidente di An ha soltanto fatto uno spot. Uno che vuole fare un’analisi seria fa anche autocritica, ammettendo certi flop. Per esempio: la truffa di Festival Drink, la manifestazione tra “amici” di Pizzeggiando, gli sprechi sugli inutili consulenti, le spartizioni degli incarichi, la figuraccia sulla stagione teatrale, un’intera cità più sporca, le antenne della telefonia, servizi comunali sempre più scadenti, gli affari sulla zona artigianale, i malcostumi all’interno del consiglio comunale (dai gettoni alle commissioni) fino alla pessima immagine su questo rimpasto chiesto a destra e a manca. Ecco, cari signori, il Centrodestra si era candidato per cancellare tutte queste cose. Lo ha fatto? No, anzi ha peggiorato. E poi mi dicono di Tamo, Bruno e compagnia bella. Io non faccio uno spot per il Centrosinistra (molto deludente), ma chi sostiene che questa amministrazione sta lavorando bene è come minimo miope. Mi pare che Vincenzo Randazzo porti gli occhiali. Senza offesa, Antonio Fichera

  9. Caro Antonio Fichera mi è concessa la facoltà di replicare al tuo articolo ?
    Tanto per cominciare non offendere Vincenzo Randazzo dandogli del miope,politicam ente parlando(sarebb e più grave se riferito alla sua persona).Senza ombra di dubbio è il politico più nobile della nostra città, rispettato anche e soprattutto a sinistra.Riguar do i tuoi attacchi alla amministrazione : sulla questione della zona artigianale che c’è da dire ?
    finalmente biancavilla avrà la sua zona artigianale (pur brutta come è stata strutturata) dopo decenni e sicuramente sarà un volano per l’economia del nostro paese, vuoi obiettare questo?
    Servizi comunali sempre più scadenti ? Che colpa ha il comune se le aziende Acoset e Ato sono inefficienti? Ti ricordo che è una questione che riguarda tutta la provincia di Catania …vuoi obiettare su questo?
    Riguardo la faccenda dell città più sporca, beh qui la critica la dobbiamo fare a noi stessi e alla nostra mentalità che ci porta a buttare una carta per terra quanto a cinque metri c’è il cestino…mi sbaglio? E forse iniziative riguardo Tamo da Brescia e A.Bruno serviranno ai nostri giovani a capire il passato della nostra città ed a rispettarne il futuro. Di più non mi dilungo… Piero

  10. Caro Piero, non ho offeso Vincenzo Randazzo. Non lo conosco di persona e non mi permetterei. Ho solo fatto una critica, alla quale può rispondere l’interessato. Alcuni anni fa i biancavillesi erano gli stessi di oggi, ma la città era più pulita. Non chiamare in causa l’Acoset (che fornisce a Biancavilla soltanto un minimo quantitativo) e l’Ato quando il Comune ha delle responsabilità proprie. Beh, sulla zona artigianale poi si potrebbe scrivere un libro. Puoi sfogliare le pagine di questo sito (a proposito, complimenti a Fiorenza) per renderti conto. Per il resto, vi invito a rimanere sostenitori di questa amministrazione , ma riflettete e non tifate passivamente. Antonio Fichera PS Non avevo mai fatto commenti, non pensavo di creare tali reazioni. Un buon motivo per tornarlo a fare.

  11. Caro Fiorenza non so perchè ma non posso che ripetere quanto detto nelle volte passate: il suo blog sta scendendo in basso, come l’Amministrazi one comunale. “Vuole obiettare?”, come diceva qualcuno. La qualità, visto che lei la gestisce, magari alle volte, sperando che nessuno se ne accorge, qualche commentino lo cestina pure. Devo dirle la verità? Alle volte fa proprio bene! Va garantita la qualità del blog, che, mi spiace dirlo, sta scendendo sempre in fondo. Se lei anche in questi post mettesse la “trovata” del giudizio che adotta sul Megafono sono sicuro, sicurissimo, che il 90% dei commenti rientrebbe nella categoria “chiacchiericc io” per non dire “indefinibile “. Qualche commento sparuto qua e là che dice come stanno le cose ci sono. Ma rappresenta, a mio modo di vedere soltanto il 10%. “Vuole obiettare?”, come ripeteva sempre per qualcuno. Anche in questo post ci sono commenti diciamo interessanti la invito però a ridimensionare.
    Devo farle i complimenti per la tecnica che lei usa quando ci presenta le sue analisi. Si, lei non si ferma solo ad un argomento ma spazia un pò in generale costrigendo il lettore a collegarsi una seconda volta per ritrovare il filo del discorso. E così chi magari non è bravo quanto lei nelle analisi (questo forse non lo nego) si trova a parlare sempre e solo della stessa cosa “pizzuta”, non fa un’analisi dell’analisi, non dà una propria libera opinione, forse condizionato dalle sue “battute” nei confronti di questo o quell’altro. Complimenti pero’ per essere tornato alla carica nei confronti del sindaco Cantarella, anche se con uno stile diverso, cambiato.
    Io ad esempio non avevo avuto modo di leggere le parole di Alfio Petralia nell’altro blog (ho purtroppo poco tempo). Parlo ovviamente del designato assessore di Modernizzazione e lavoro. Ritengo che Petralia poteVA, parlo all’imperfetto ormai!, portare davvero una ventata di innovazione all’interno della squadra del professore sempre più vicino allo sport del pugilato. Bisogna arricchirla di persone coscienti e capaci: Vincenzo Randazzo e Alfio Petralia potrebbero rappresentare questo, non lo affermo direttamente, anche se secondo me è così! So pero’ che il Sindaco è più attento alle discussioni dei blog che ad altro. Mi dicono che ad alcuni esponenti mostrava il bigliettino stampato dall’altro blog con le parole di Petralia. Ma perchè che ha detto di male? un uomo politico deve essere coerente con le proprie scelte e non quando bisogna recarsi alle urne. E allora? Forse si è ritrovato? Io sono sostenitore di questa Amministrazione ma penso che sia arrivato il tempo di prendere delle decisioni, anche perchè, come si era detto, Forza Italia ha dato il suo lascia passare.
    Sarà….noi pero’ limitiamoci a fare sempre e solo chiacchiericcio !
    La formica

  12. Se Alfio Petralia è un politico coerente, come dice la formica, perchè si è alleato col “fascista” Cantarella (come lo definiva lui fino a poco tempo fa)? Ma lui non amava farsi chiamare “compagno” Petralia? Alla faccia della coerenza…

  13. Ebbene sì! questo appello lanciato al sindaco ci voleva proprio! sconsolato vedo che più che di camice nere si parla di “camice rosa”, i risvolti e i retroscena del palazzo comunale prendono sempre più la piega di una triste “soap opera”. Peccato… che si parli di amministratori pubblici.

  14. alfio petralia coerente o no, sta per essere fatto fuori dall’inciucio Salvà-Ingiulla, le indiscrezioni di palazzo dicono che i due si sarebbero già accordati e che mancheerebbe solo l’ufficialità. quindi ingiulla non si dimettera è resterà assessore garantito dal consigliere Salvà, povero Papotto end company tagliati fuori dai giochetti, e petralia dal nulla arrivato nel nulla tornerà…….. ………
    saluti con la destra sempre alzata!

  15. Con la destra sempre alzata… sei un poveretto che non sa scrivere neanche due parole di fila in italiano. Da dove esci fuori povero lecchino del tuo sindaco Cantarella? Dalla fogna fascista? Tu con la mano destra forse sai fare solo una cosa…

  16. Il Sindaco Cantarella è stao un bluff, una cocente delusione. Io l’ho votato perchè l’ho ritenuto un uomo forte ed integro, impermeabile ai giochi di palazzo e ad eventali ritorni di comitati d’affare e di vecchi e discussi pesonaggi. Invece si è dimostrato alla prova dei fatti, timoroso, incapace e condizionabile pur di allungare la sua agonia politica. Di frontealla certezza chr il centrodestra non lo ricandiderà, dato il suo fallimento amministrativo, poteva salvare la sua faccia e la dignità del “vecchio uomo di destra”. Ma pur di continuare ad andare appresso a funzioni e processioni religiose (di questo si ricorderanno i biancavillesi del sindaco Cantarella) ha subito la più umiliante imposizione, non chiedendosi cosa ci sia sotto il trasfomismo di Ingiulla a danni di quell’ingenuo -politicamente parlando- di Alfio Petralia, ancora una volta gabellato dalla vecchia volpe.

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