REVISIONE DEI CONTI… SUI DUE FRONTI

La metodologia e le scelte compiute dalla maggioranza di Centrodestra per la recente elezione dei revisori dei conti la dicono lunga sulla filosofia del cambiamento, tanto cara al sindaco Mario Cantarella e ai suoi sostenitori più stretti. Sul rinnovo del collegio, il consiglio comunale ha dato dimostrazione di tattiche vecchie, ricattatorie, in contrasto con la presunta linea innovativa perseguita dalla coalizione di governo. Per la scelta delle nuove figure “tecniche”, le forze del Centrodestra, per diverse settimane, non sono state capaci di giungere ad un accordo con la conseguenza che sono state bruciate parecchie sedute consiliari, si sono avute sospensioni a ripetizione, si è assistiti ad uno sgradevole spettacolo di veti incrociati e tira-e-molla. Alla fine, l’intesa è arrivata su Antonio Rapisarda, indicato dall’Udc, Giuseppe Privitera, ex amministratore socialista ora in quota Forza Italia, ed Alfio Rizzo, un tempo pare vicino agli azzurri, poi ad Antonio Portale, il cui nome sembra essere stato avanzato ora dai consiglieri Alfio Furnari, Gaetano Paternò, Giuseppe Salvà e Vincenzo Papotto, accontentati per placare la loro esigenza di manifestare il proprio peso sulle scelte della maggioranza.
Tre professionisti di indubbie qualità, ma indicati soltanto dal Centrodestra, non a caso eletti in assenza dall’aula di Ds, Riformisti e Margherita. Così com’era già avvenuto, dunque, per l’elezione dell’avv. Antonio Cunsolo quale difensore civico, la cui militanza attiva in Forza Italia aveva funto da requisito determinante per la sua scelta, dettata da logiche di spartizione partitica, anche nel caso degli attuali revisori dei conti, l’appartenenza o le simpatie politiche hanno fatto la differenza.
Intendiamoci: anche i revisori uscenti erano stati scelti per logiche politiche. Ma mentre due componenti erano stati indicati dall’allora maggioranza di Centrosinistra (Salvatore Sangiorgio dai Riformisti e Alfio Magra dalla Margherita), il terzo, Antonio Scandurra, per due volte consecutive, era stato “lasciato” all’Udc, in “rappresentanza” dell’allora opposizione di Centrodestra. Un dettaglio non da poco. Già, perché allo stato attuale, la minoranza, già limitata nella sua azione (anche per volontà propria), si ritrova estraniata da importanti organismi di controllo.
Per impedire che questo accadesse -è necessario dirlo- il Centrosinistra ha però tenuto un comportamento politico di basso profilo, tanto da sfiorare spudoratamente l’inciucio con segmenti della maggioranza. Ci sarebbero stati dei contatti, pare, tra Alfio Magra e l’assessore ai “(Non) Rapporti con il Consiglio comunale”, Pasquale Lavenia, per tentare una riconferma del revisore uscente, omonimo del capogruppo della Margherita. Tentativi avallati dai Ds, ma snobbati dai Riformisti, che hanno esplicitamente espresso il proprio veto politico su un’eventuale possibilità di riconferma del professionista. Una possibilità, peraltro, soltanto sfiorata, per la quale la Quercia ha persino bloccato la distribuzione di un volantino (già scritto) sull’okkupazione del collegio dei revisori da parte del Centrodestra, nel tentativo (risultato inutile) di non chiudere lo spiraglio con il fronte della coalizione di governo.
Tutti movimenti che, all’interno della minoranza, si sono svolti, però, in maniera poco trasparente. Non si tratta, quindi, di una legittima e sacrosanta pretesa delle forze di opposizione ad esprimere e fare passare un proprio candidato con una richiesta ufficiale e pubblica, che avrebbe dovuto coinvolgere anche i soggetti politici del Centrosinistra extraconsiliare (Rifondazione comunista e Italia dei Valori). Ma è sembrato, piuttosto, un tentativo messo in atto da un gruppo ristretto, circoscritto ai Ds e alla Margherita, fatto di contatti non alla luce del sole con l’assessore Lavenia (ecco perché è possibile parlare di inciucio sfiorato), all’insaputa di tutte le altre forze di opposizione, interne ed esterne al Palazzo. Un tentativo, peraltro, con una finalità politica incomprensibile, che non serve certo a rimarginare le fratture del Centrosinistra, la cui unità è auspicata da più parti, ma che nessuno muove un dito per avviare quella chiarificazione post-elettorale, vero punto di partenza per ricompattare lo schieramento.
Ecco, la vicenda dei revisori dei conti ha mostrato ancora una volta la confusione di intenti delle opposizioni, che inevitabilmente, al momento del voto, hanno preferito uscire dall’aula, senza neanche avanzare una propria candidatura, seppure di circostanza.
La scelta dei componenti dell’organismo di controllo finanziario, economico e contabile ha evidenziato anche, dall’altro fronte, i malumori di ampi settori del Centrodestra, praticamente tagliati fuori dalle scelte politico-amministrative. Chi pensa che la “concessione” di un revisore dei conti a quattro consiglieri insoddisfatti possa soffocare i mugugni, sbaglia di grosso. Anche perché, già un minuto dopo l’elezione dei tre professionisti c’era già chi smentiva qualsiasi sponsorizzazione verso il rag. Rizzo. L’esigenza di un rimpasto di giunta è avvertita più che mai. Da An a “Modernizzazione e Lavoro”, da “Rinascita democratica” all’indipendente Gaetano Paternò, sono insistenti le richieste di un ingresso in amministrazione. Da non sottovalutare, poi, le incognite di alcune, singole posizioni interne, per esempio, a Forza Italia o ad Alleanza Nazionale. Questioni alle quali va aggiunta la messa in discussione del peso (eccessivo) rappresentato dalla parte di Antonio Portale.
E’ un equilibrio formale, in realtà precario, insomma, quello della coalizione di Centrodestra. Toccherà al sindaco intervenire perché certe fessure non si trasformino in falle. Ma Mario Cantarella intende rinviare il più possibile qualsiasi intervento. Il motivo? Banale: conquistare il record dell’amministratore siciliano che, dalla sua elezione, non ha cambiato nessun assessore. Poi, se questo rinvio a risolvere i problemi interni alla sua maggioranza, si ripercuote in negativo sull’efficienza politica ed amministrativa, poco importa. Contento lui…
Vittorio Fiorenza

REVISIONE DEI CONTI… SUI DUE FRONTIultima modifica: 2005-05-17T19:50:00+02:00da v_fiorenza
Reposta per primo quest’articolo

33 pensieri su “REVISIONE DEI CONTI… SUI DUE FRONTI

  1. Caro Vittorio, il vero guaio è il sistema in cui si trovano ad agire gli amministratori di ogni cespuglio politico. Possono gli organi di controllo amministrativo rispecchiare in modo così esplicito le scelte e le correnti della politica locale? Purtroppo è un problema legislativo a cui credo che i nostri piccoli amministratori non possano far altro che adeguarsi. D’altra parte quella di “non fare prigionieri” è una moda che negli ultimi anni ha contagiato l’intera politica, di destra e di sinistra. I giochetti da te splendidamente descritti dovrebbero essere comunicati ad un più ampio numero di elettori possibili. Di questi tempi chi va a votare lo fa con ignoranza, perché nessuna forza politica informa sulle malefatte della politica. Neanche quegli inetti delle estreme destre e sinistre, che per anni in Italia hanno fatto azione di denuncia. Biancavilla si uniforma benissimo ai costumi nazionali e spesso ne rispecchia solo i vizi peggiori. Continua le tue battaglie. Un grande in bocca al lupo da un tuo costante estimatore. Alfredo Catalfo
    PS: complimenti agli “autonomisti” biancavillesi!! !

  2. Mi trovo daccordo con quando scritto da Alfredo, è vorrei aggiungere una critica verso i DS che invece di evidenziare il comportamento scoretto della maggioranza ha provato ha fare un inciucio politico per poter scavalcare altre forze in quota alla minoranza e riappacificarsi con “quella” Margherita che ancora deve delle spiegazioni alla cittadinanza riguardo quello che ha fatto alle ultime amministrative, come credono di poter ricreare lasse Manna-Randazzo senza spiegarsi con l’opinione pubblica, chi dovrebbe votare questa nuova ma vecchia coalizione?
    Credo che così non si farà altro che lasciare il paese in mano all’attuali amministratori anche se quest’ultimi non sono dei santi, abbiamo bisogno di facce nuove, che si impegnino a fare politica e non inciuci! F.P.

  3. Non si capisce per quali ragioni uno si debba fidare più della Margherita, che tutta fa tranne che spiegare ai comuni mortali i motivi del suo allontanamento dal Centrosinistra, che ha fatto perdere. Ci spieghino i signori Alfio Magra e Carmelo Randazzo cosa vogliono, parlino chiaro, non è possibile che chiedono una mano ai Ds quando hanno bisogno (in questo caso la riconferma del loro revisore dei conti). E i Ds perché stanno al gioco? Non hanno capito che dei margheritini non ci si può fidare? Un comunista convinto!

  4. Non credo che ci sia tanto da aggiungere sulla scelta dei revisori dei conti. Bisogna essere amici dei politici per essere scelti. Io sono uno che ha i requisiti per poterlo svolgere, avevo anche inviato al Comune il mio curriculum. Nessuno si è degnato neanche di inviarmi una risposta. Sono deluso da questo mondo. Mi pare che il sindaco Mario Cantarella abbia disatteso la sua promessa di cambiamento. Io gli volto le spalle, non mi rappresenta. Non è un discorso egoistico. Se io non fossi stato scelto per ragioni di mancanza di competenza, avrei capito. Ma in questo modo no, tutto è in mano alla politica e ai suoi volponi. Io non ci riesco a stare dietro a consiglieri e assessori, quindi sono tagliato fuori. E’ un mondo che mi ha illuso e deluso. Grazie Fiorenza per averci svelato i retroscena dell’elezione del collegio dei revisori dei conti. Spero che la gente sappia valutare. Scusate se non mi firmo, ma mi comprenderete.

  5. Il Centrodestra di Mario Cantarella si sta mostrando peggiore del Centrosinistra di Pietro Manna. L’elezione dei revisori dei conti è soltanto una goccia. Se è per cambiare…

  6. Di che vi preoccupate? Per il Centrodestra è cominciata la discesa e Mario Cantarella sarà ricordato come il primo sindaco che non riuscirà ad essere rieletto per il suo secondo mandato. Dov’è finito il moralismo di Vincenzo Randazzo? Perché non si fa vedere, non parla, non ha niente da dire sulla gestione fallimentare del suo tanto amato sindaco? Com’è possibile che tre professionisti revisori dei conti si prestino al gioco politico? Per 1000 euro al mese… Talpa rossa

  7. congratulazioni per la schiettezza con cui affermi e denunce i vizi della politica.
    che cosa bella che è la democrazia e la libertà.
    anche se spesso ne facciamo un cattivo uso.
    sapete che penso? che l’uomo sa trarre il male anche dai sistemi migliori.
    grazie per questo spazio.
    a.s.

  8. Questi commenti indignati e sconvolti mi deludono, di che cosa bisognerebbe scandalizzarsi? anche la sinistra non faceva prigionieri, e se li faceva, li usava per scambiarli. Quindi ha fatto bene l’attuale amministrazione a prendere tutto, tanto alla cosiddetta sinistra tra qualche giorno passerà tutto, ormai sono abituati a farsi bidonare sempre, la loro ridicola opposizione lo dimostra. La cosiddetta destra è da parte sua fatta o da picciottelli in cerca d’autore (i famosi quattro), o da malfattori (in senso morale) navigati, vedi i lombardiani e il presidente del nulla comunale. Chi può prendere prende. Quasi quasi fanno venire voglia di solidarizzare con il sindaco, che non si sa che prende. Per non parlare poi dei berlusconiani, telecomandati a bacchetta da fuori, per contestare le loro scelte bisogna protestare con qualche assessore/onore vole/senatore che stanno in altri ridenti paesi etnei. I bertinottini locali dove sono? troppo borghesi e ominicchi. Insomma, quelli politici locali sono solo movimenti meccanici di una logica spartitoria, figlia di una politica locale morta da destra a sinistra. Il burattinaio

  9. Burattino mi spiace per te, pensare che la politica è nulla a biancavilla e comprenderli è schierarsi dalla loro parte, io dal canto mio preferisco unirmi a fiorenza che evidenzia tutti i retroscena di una macchina poliica che guarda solo hai propri interessi sia che siano di destra sia che siano di sinistra, quindi visto che di opposizione in aula non se ne fa ma anzi…… io preferisco scrivere la mia è cioè un disappunto verso questi politici e sopratutto verso quella sinistra che ho votato ma che sembra non rappresenare al meglio i propri elettori anzi cerca di riavvicinarsi con chi le ha voltato le spalle e gli e le continuerà a voltare nel momento in cui non verranno accontentati.
    Grazie Vittorio per questo spazio di libero sfogo (F.P).

  10. Salve, ritorno dopo un periodo di silenzio su questo accattivante blog.Apprezzand o lo stile tagliente di Fiorenza, non posso far altro che congratularmi per la sua schiettezza. Trovo al quanto fastidiosi i commenti a questo post. Anche seccanti! Leggendoli non so con chi schierarmi. Provo, ho detto ci provo, a fare un commento non proprio al posto ma ai commenti. Il suo pezzo gent.mo Fiorenza è molto chiaro, dimostra un altro bluf dell’Amministr azione Cantarella (e te pareva!). Più che dell’Opposizio ne l’Amministrazi one si deve demoralizzare al solo pensiero che dietro, in un angolo c’è attento e vispo un cronista indiscreto pronto a sputtanarli (scusando il termine!). Concordo con il sig. Catalfo che parla di problemi legislativi all’interno della grande macchina politica di cui i nostri Amministratori fanno parte e a cui si devono attenere. Incalza poi F.P. dando la colpa ai poveri DS. Ma chi sono sti DS??Altro problema. Nonostante le buche della Destra in Sicilia, stranamente, i DS hanno fatto un gigantesco bluf in quanto non hanno contanto tanto ne alla Comunali di Adrano, ne alle Comunali di Catania. E’ visibile uno scarso numero di elettori che hanno premiato i DS in entrambi i comuni sopra citati. Un comunista più che accanito, si mozzica le dite ripensando al 2003 e al mancato accordo tra Glorioso e Randazzo. Oggi la Margherita fa più dei DS ed è chiaro un avvicinamento da entrambe le parti. Da un lato i DS con la scusa del ricucimento con la tanto amica Margherita possono allearsi con lei e raggiungere qualche risultato non del tutto catastrofico! Dall’altra la Margherita vuole, a mio parere, l’avvicinament o per dissolversi dall’occhio del ciclone delle comunali del 2003. Qualcuno rimpiange il “grande” Pietro Manna e la sua Amministrazione , altri invece sostengono l’operato di Cantarella, che però oltre a dei contorni disastrosi fatti non dal primocittadino ma dalla sua “squadra” (che per i tanti insuccessi mi pare l’Inter, anche se ora è in ripresa).
    Infine qualche altro sostiene che Mario Cantarella sarà il primo sindaco nella storia di Biancavilla a non essere riconfermato per il secondo turno, azzardando l’idea della scesa in campo di Pietro Manna (anche se ho dubbi sugli accordi tra la Sinistra), speriamo però che se Pietro Manna scende in campo non segua le orme dell’altro grande Enzo Bianco, da tutti dato per certo sindaco di Catania e invece sconfitto da Scapagini, grazie anche alla furbizia di Lombardo.
    Non resta allora che fare gli auguri e dire…se è per cambiare…camb iamo veramente…!
    Saluti,
    La formica

  11. Complimenti per aver denunciato questi saccheggiatori dei soldi dei cittadini, i nostri politici sono imbroglioni in malafede, hanno la facciatosta di chiedere i voti quando gli servono, per poi spartire la torta tra i propri amici. E i lavoratori onesti? E lo sviluppo economico? vergognatevi di dare ancora soldi a certi signori a cui dovete l’appoggio politico. Finitela con certi espliciti scambi!!! vergogna prof. Cantarella!!! vergogna sign. Portale!!! vergogna venduti del senatore!!! vergogna fedelissimi di Lombardo!!! vergogna sinistra vigliacca!!! Giovanni D.

  12. Egregio dott. Fiorenza, finora ho letto con attenzione i suoi blog ed i relativi commenti, da oggi vorrei partecipare attivamete al dibattito.Dico innanzi tutto che sono un uomo di centro che guarda a sinistra, ma spero di essere quanto più obiettivo nella mia analisi e nei miei giudizi.
    E’ evidente che l’amministrazi one Cantarella ha deluso i biancavillesi.A sua scusante va detto che doveva competere con un predecessore che aveva fatto tantissimo per la città, ma l’attuale sidaco poteva meglio caratterzzarsi. Invece mi pare che sia stato un deludente bluff : troppo burocrate, distante dai cittatini, poco propenso ai contatti umani, troppo legato a catanesi e brontesi, di larga mano veso i “pizzafestanti ” di turno, assediato dai nostalgici della prima repubblica e delle pratiche detetriori della stessa. L’avvento del centro destra a Biancavilla ha soffocato il dibattito politico : non vi sono più iniziative politiche, sono scomparse le polemiche, le televisioni locali, prima attive, si sono asservite ai potenti, la società civile, se esiste, è muta, il degrado politico avanza. Malgrado ciò ritengo che il centro destra a Biancavilla può stare tranquillo. Il centro sinsistra è lacerato. Non ha nuovi leader , troppo poco i Glorioso, i Furnari, mentre altri non se ne vedono all’orizzonte. Ma la cosa peggiore per il centro sinistra, sempre a mio modo di vedere, è il tentativo di archiviare l’esperienza Manna. Con tutti i difetti che gli si possono attribuire, e a livello politico e a livello personale, Pietro Manna è l’unico politico che può tenere e rilanciare il centro sinistra, e per le sue indubbie capacità poitiche e perchè nell’immaginar io politico della gente biancavillese rimane il Sindaco che ha trasformato Biancavilla.Ma la sinistra, si sa, gode nel farsi male e sicuramente sarà la prima ad ostacolare il suo ritorno.E temo che la battaglia, al prossimo appuntamento elettorale comunale, sarà tutta interna al centro destra, che prevedo, sempre se altrove non decideranno altrimenti, punterà su un nuovo sindaco e vincerà.Allla proosima volta.Cassandra

  13. Ritorno a distanza di alcuni giorni. Trovo l’analisi di “Cassandra” molto imprecisa, anzi mi permetto di dire sbagliata.
    La Sinistra siciliana, catanese e anche biancavillese ha condotto una marcia del gambero che continua ancora e con molta velocità. Basta vedere i risultati elettorali delle scorse elezioni..i ds non esistono più, non hanno saputo portare quella vittoria che a tutti pareva schiacciante, così dimostrato anche nei vari appuntamenti elettorali della altre regioni. Se la Marghertia ha conquistato qualche voto in più, a malincuore dico che i ds sono stati i primi sconfitti. L’analisi di Fiorenza non fa quasi una piega, ma purtroppo ad accerchiare il primocittadino non è gente competente. Per gli assessori vedo in tutti tanto voglia di fare, ma pochi i risultati ottenuti. Tra questi assessori, mai cambiati in due anni, volevo ricordare Amato in quanto non è stato ancora capace di incentivare il turismo o promuore attività sportive o meglio progettare, per non parlare di realizzare, impianti sportivi all’avanguardi a. L’esempio nasce così, ma il resto della squadra non è delle migliori. Dicevo che mi pare l’Inter, ma che ora la troviamo, se a stento, in ripresa, questa squadra amministrativa però la si NOTA in discesa libera. Qualcuno direbbe che non è così, e che tutto va a gonfie vele, può essere ma adesso è questo il messaggio che passa in città. E se qualcuno minimizza questi mezzi d’informazione che alcuni concittadini offrono in rete, dico invece che non sono da sottovalutare in quanto dicono la verità che vorrebbero dire i tutti i biancavillesi. Qualcuno paragona l’amministrazi one Manna con l’attuale. A prima vista certamente si nota che Manna ha lavorato bene, se non benissimo. C’è da ricordare che Manna ha lavorato per dieci anni, Cantarella lo sta cercando di fare da solo due anni. Manna era accerchiato da gente semicompetente, Cantarella non ne gode tanto. Manna è stato il sindaco dell’innovazio ne in quanto feste e festini, servizi e strade prima solo sogni, in cui neanche la città credeva! Allora dico, mettiamo alla prova questa giovane amministrazione …e un consiglio alla sinistra di non presentare tra cinque anni il grande leader che poi come Bianco a Catania, dato vincitore da tutti, ne rimane sconfitta per la seconda volta!.
    Saluti
    La formica

  14. Intervengo con un lungo commento per ispirare una nuova riflessione ai visitatori di questo blog, con il desiderio di portare un pò più in alto il nostro dibattito. Per prima cosa punterò il dito sulla fantomatica spartizione dei revisori dei conti. Sappiamo che nella passata legislatura il centrosinistra tenne per sè 2 revisori (la maggioranza del collegio) e ne diede 1 all’opposizion e. Di quella operazione va dato merito a Manna e soci per il senso di democrazia mostrato. Oggi questo non è accaduto, perchè? ci chiediamo. La risposta è molteplice: innanzitutto sono cambiati i tempi. Da 5 anni a questa parte il clima tra i due poli si è avvelenato a tal punto da rendere impossibile qualsiasi scelta bipartisan, sia a livello nazionale che locale. E poi per una ragione precipuamente nostra: a Biancavilla la maggioranza è attualmente composta da 14 consiglieri (quella di Manna da 11), e ciò vuol dire che il numero dei soggetti da accontentare è troppo alto, con gli inevitabili scontenti e delusi di turno. Attenzione però! Infatti il numero elevato di questuanti non può giustificare comunque la scarsa sensibilità dei gruppi di centrodestra a garantire la partecipazione della minoranza in un così importante organo di controllo. Allora, qual’è la soluzione a queste continue richieste di sedie, sgabelli, poltroncine, sofà e quant’altro? Richieste che tra l’altro (vi prego! gettiamo a terra la maschera, senza i soliti moralismi!) si verificano in qualsiasi città, in qualsiasi paese, e senza alcuna differenza che a governare sia il centrosinistra o il centrodestra. Si tratta di una consuetudine politica condivisa da tutti gli schieramenti (almeno questa…). Questo dato però mi ha fatto pensare che il problema non è esclusivamente attribuibile agli uomini ma tanto più al sistema politico. Lo scorso 15 maggio abbiamo votato (i pochi che lo sapevano naturalmente!) per il referendum confermativo sulla legge elettorale siciliana. Una legge che dapprima aveva visto unanimi tutti i maggiori partiti che siedono nel Parlamento siciliano (sia di maggioranza che di opposizione) ma subito dopo gli stessi “Grandi” partiti hanno cominciato a prendere le distanze perchè la sua approvazione creava non pochi problemi nei rapporti con i “Piccoli” partiti delle rispettive coalizioni. Così Forza Italia, DS, Margherita e UDC (ad eccezione di AN) hanno temuto i ricatti di Rifondazione Comunista, di Verdi, di Patto x la Sicilia, del PSI, di Nuova Sicilia etc etc etc, vale a dire tutti i c.d. “cespuglietti “, movimenti che solo raramente vanno al di sopra del 2-3% dei consensi. Chiaramente anche a loro spetta il diritto di competere, di presentarsi all’elettorato , di rappresentare gli interessi dei cittadini. Ma grazie alla nuova legge elettorale e lo sbarramento del 5% impedirà ai “cespugli” di entrare all’ARS in ordine sparso, ma al contrario, favorendo le federazioni tra piccoli partiti (faccio un esempio: un cartello potrebbe vedere assieme Rifondazione, i Verdi ed i Comunisti Italiani) e a beneficio di una maggiore semplificazione del panorama politico. La legge purtroppo non riforma anche la normativa in vigore per le elezioni comunali, sebbene sarebbe più che auspicabile una presa di posizione del legislatore anche in questa direzione. Con lo sbarramento al 5% (anche il 4 andrebbe bene!) e prendendo ad esempio gli ultimi risultati delle amministrative del 2003, a Biancavilla solo 6 partiti otterrebbero seggi al consiglio comunale e non 10 come è avvenuto. Senza quella stucchevole proliferazione di liste “fai da te”. Ma attenzione! Quanto ho detto fino ad ora, giova a poco, se poi lo statuto comunale (riscritto nella passata legislatura dal centrosinistra e con l’implicito consenso di settori del centrodestra) permette la formazione di gruppi consiliari formati anche da un “Singolo” consigliere. Questa norma favorisce il trasformismo, consente a chiunque di formare un gruppo composto da se medesimo con tutti i benefici di sorta (specie per i consiglieri che sono anche lavoratori dipendenti!). Una norma illogica e spudoratamente trasformistica che tuttora permette l’esistenza in seno al consiglio comunale di ben 12 gruppi consiliari a fronte di soli 20 consiglieri (“un” gruppo ogni 1,6 consiglieri), degli attuali 12 addirittura 8 sono composti da un solo consigliere. Il presidente del Consiglio comunale accolga questa proposta che viene da un semplice (ma interessato) cittadino e si impegni a riportare lo statuto in aula modificando questa norma: per la precisione l’art. 16, comma 3 dello Statuto comunale. Cordiali Saluti. DINO LAUDANI

  15. Carissimo Dino, l’okkupazione di un organismo come quello dei revisori dei conti da parte di un solo schieramento è causato da sete di potere, insensibilità democratica ed istituzionale, non rispetto delle minoranze e certamente, come aggiungi tu, dal sistema politico. Fin qui ci siamo. Non ti seguo più, però, quando ti agganci al referendum sulla legge elettorale siciliana, definita quasi come l’antidoto a tutti i mali e i vizi della politica. Problemi reali che non credo si risolvano eliminando in un solo colpo tutti i “cespugli”, senza magari considerare poi che certi “partitini” hanno tutto il diritto di esistere, se non altro perché posseggono una dignità storica e politica, provata da radicate tradizioni, a Sinistra e a Destra, che andrebbero rispettate. Forse bisognerebbe riprendere il caro sussidiario delle scuole elementari in cui ci veniva spiegato che democrazia significa anche rispetto delle minoranze. Di tutte le minoranze. La politica è cosa molto seria, non si può ridurre l’”offerta elettorale” a due opzioni: bianco o nero. L’Italia non è la Gran Bretagna o gli Stati Uniti, abbiamo una tradizione politica profondamente diversa. La questione della stabilità è fondamentale ma non può essere imposta con un (inefficace) sbarramento del 5%. Credo che una forza politica che arrivi al 4,9% abbia tutto il diritto di avere propri rappresentanti a Palermo. Altrimenti, grandi porzioni di elettorato sarebbero non rappresentati. Il recente referendum (oscurato dai media) poneva di fronte non una questione tecnica, ma di principio, di democrazia. In tanti non sapevano, altri hanno sottovalutato. Ora le forze politiche “minori” saranno costrette a federarsi, ma non credo che avremo risolto i trasformismi, i ricatti e i ribaltoni (a proposito: non dovevano essere risolti già da un pezzo, dall’entrata in vigore del bipolarismo?). Altro discorso, invece, va fatto per la situazione di frammentazione interna al consiglio comunale di Biancavilla, in cui anche un solo consigliere può formare un gruppo. In questo caso la sintesi va perseguita: la rappresentanza politica non è messa in discussione, la riduzione dei gruppi consiliari è solo un “fatto tecnico” e va auspicata per snellire i meccanismi assembleari, ridurre le spese ed eliminare i privilegi dei capigruppo. Tutti argomenti che presto saranno oggetto di un post su “Scusate il disturbo”. Per quanto riguarda il tuo appello al presidente del Consiglio, temo che non avrà alcun esito. Il signor Antonio Portale, nella passata consiliatura, è stato, in sede di revisione dello Statuto comunale, tra i più accaniti difensori della regola “Un consigliere-Un gruppo”. E capisci bene il perché. Grazie del tuo contributo. Vittorio.

  16. Caro Fiorenza, la realtà è che in questo pese imperversano le zitelle (maschi e femmine), loro hanno fatto eleggere il più importante dei revisori dei conti, sono un gruppetto di zitelle acide, quindi senza considerazione per gli oppositori. Le zitelle in realtà ci sono anche tra i dipendenti comunali, anzi dominano indisturbate. Sono nelle chiese, nei sindacati, nel giornalismo. I biancavillesi sono amministrati, osservati e chiacchierati da un cospicuo gruppo di single. Non ne possiamo più, facciamo valere le esigenze del maschio capofamiglia, basta con questi politici soli e frustrati che si sfogano aiutanto i propri simili. Anche il personalismo dominante nel consiglio comunale è figlio della cultura della zitellaggine. Chiedo a nome di tutti i veri biancavilloti che questi politici zitelli e acidi si sposino e si imparentino al di fuori della loro cerchia. Un garnde v….. a tutti. U saiularu

  17. Cara Formica, ritengo che la tua analisi politica sull’eventuale ritorno di Manna, sia lacunosa ed imprecisa. Non regge il paragone con Bianco per le seguenti semplici ragioni :1) Bianco ha puntato sull’immagine, Manna sui fatti; 2) Bianco ha avuto gli scheletri dei partiti di centro sinistra, Manna ppuò contare su partiti di centro sinstra a Biancavilla ancora vivi; 3) Bianco non ha sfondato sugli elettori di centro destra, Manna può farlo,4) Catania è tradizionalment e di centro destra, Biancavilla di centro sinistra; 5) Catania ha avuto una valenza nazionale, Biancavilla è un fatto locale. E poi, a voler lasciare tranquillo Manna (cosa che sicuramente lui preferisce), qual’è l’alternativa per riportare il centro sinistra alla vittoria? Indicamela ed io cambierò opinione in merito: Ma cerdo che a Biancavilla l’alternativa a Manna sia una nuova vittoria del centro destra. Cassandra

  18. Per Cassandra. Magari il paragone fatto dalla Formica pecca in alcuni punti, quelli che tu hai evidenziato, ma ti vorrei porre una domanda. Manna ha lasciato un buon ricordo in paese, ma non credi che questa scusa venga usata dalla sinistra solo per fare ciò che sta facendo la destra, cioè giostrarsi fra quattro amici e non dare spazio a giovani o meno giovani? Il tutto avviene solo perché la loro dirigenza (come quella degli avversari) vuole solo il potere, fregandosene dei cittadini, che vengono coinvolti solo al momento del voto. Mancano ancora tre anni per le Amministrative. Invece di cercare di ricreare l’asse Manna-Randazzo, io credo sia il caso di fare un po’ di sana politica, creando un nuovo direttivo con nuove facce e nuovi candidati, anche correndo il rischio di perdere un po’ di potere che non farebbe male e che a lungo termine verrà ben recepito dalla cittadinanza tutta sia di destra che di sinistra! Francesco Portale.

  19. Salve amici…Il mio è pur sempre un paragone, non sto qui a fare precisazioni, so solo che è però molto reale. Mi ha fatto ridere anche quando le, parlo con Cassandra, quando ha detto “Bianco si è basato sull’immagine, Manna sui fatti” ah, ah, ah. Ricordo il volantino “Fatti non parole” in dieci anni se ne sono sentite pure troppe di parole…si quelle di randazzo! Negli ultimi tre o quattro o anche cinque anni a fare il primo cittadino non in carica, presente negli appuntamenti ufficiali era il sig. Randazzo, il quale nelle scorse comunali è stato lasciato solo, soltanto per il capriccio di qualcuno, che sapeva già di perdere. Da considerare anche un’altra cosa il candidato glorioso si era mantenuto sui 2900 e i 3000 voti al primo turno, Cantarella già al primo era sui 6000 e passa. Qui non sto a fare l’avvocato di qualcuno o il pm di qualche altro, sto cercando di interpretare anche con qualche sbaglio i veri fatti. Cantarella è stato appoggiato forse soltanto per scaldare le sedie del Comune, mi dispiace anche che egli stesso lo permetta! Trovo invece preciso il commento di Francesco Portale ( uscito ormai allo scoperto), perchè se Cantarella non ha buona fama, soprattutto (logico) tra gli anzianotti di inizio piazza Roma (sede dei DS), Manna non gode certamente di così tanta gloria. Nessuno, lo ribadisco, può negare l’operato di questo sindaco e della passata amministrazione in DIECI anni. Se gode di così tanta fama Manna perchè i cittadini biancavillesi non lo hanno eletto alla Provincia. Ricordo Mancuso, sindaco di Adrano, che è arrivato tranquillo tranquillo alla Regione. Penso infine che parlare di elezioni è molto, molto presto. Cantarella ha ancora tre anni davanti e se vuole, e lui vuole, può riuscire nel suo intento: migliorare, cercare di migliorare questa città più che grigia.
    Saluti,
    La formica

  20. Carissimi commentatori di destra e di sinistra, vi invito a vedere, oltre a questo, i ben altri inciuci che i vostri beneamati eletti fanno alle vostre e alle nostre spalle. Non vi accorgete che la classe politica biancavillese non si rinnova? credete che non ci siano risorse giovani? queste belle facce che ci amministrano sfruttano il loro posto di lavoro come posizione di potere, poi si trasferiscono al Comune e fanno i loro comodi, dividendosi, secondo i rapporti di forza, le vostre tasche. Voi, allocchi, ci cascate sempre e votate perchè possiate sfruttare a vostra volta la posizione lavorativa di tizio o caio. Dove credete possa arrivare Biancavilla? Pensateci, finitela di fare i finti tonti e gli scandalizzati. I responsabili siete voi che perseverate nelle cieche scelte di voto. Il vostro moralistissimo marchese De Sade.

  21. Cara Formica, commentatori come Francesco Portale sono usciti allo scoperto, lo stesso ha fatto Dino Laudani e (nell’altro post) il prof. Alfio Pelleriti. E’ proprio vero: non c’è niente da temere. Alla fine stiamo soltanto esprimendo il nostro pensiero, grazie a questo spazio di libero dibattito che ci offre Vittorio Fiorenza. Oggi sui revisori dei conti, ieri sul ritorno delle camicie nere o sui boccioli di Margerita sotto la Quercia. Ma è assurdo che non ci si firmi, neanche fossimo in un regime. E’ per questo che da oggi in poi metterò la mia firma su ogni mio commento. Invito gli altri a fare altrettanto, a cominciare dalla Formica. Dacci una prova della tua correttezza. Salvo Galvagno (ho una Fiat Uno, volete il numero di targa?)

  22. Per la Formica. Anche se questa volta mi dai ragione e ci troviamo d’accordo, preferirei che anche tu uscissi allo scoperto come ho fatto io e cominciassi a firmarti, senza usuare ancora questo pseudonimo! Se non lo fai, mi sorge il dubbio che anche tu sei uno di palazzo e che hai timore di qualcuno. Nella vita basta essere corretti per non avere timore di nessuno, ti ricordo che viviamo in un paese dove tutti abbiamo libertà di pensiero e parola! Francesco Portale

  23. Esprimo solidarietà alla formica, perchè è l’unico veramente controcorrente in questo fazioso blog. Il carissimo Fiorenza, colpisce sempre l’attuale amministrazione e poi ci fa credere di essere bipartisan perchè descrive qualche ridicola scenetta della sinistra. Ma avete dimenticato che i signori di sinistra si facevano solo ed esclusivamente i loro comodi? anche sui passati revisori ci sarebbe molto da dire, e non è propriamente vero che l’opposizione ne avesse uno, perchè era stato il risultato di uno scambio di favori politici. Questo alcuni fanno finta di non saperlo. L’amministrazi one del prof Cantarella agisce silenziosamente , con discrezione cerca di cambiare il paese ereditato dai feudatari Manna-Randazzo. Non basta fare solo strade. Prima di giudicare lasciate passare i cinque anni. E se qualche mela marcia nell’attuale maggioranza esiste, proviene dalla sinistra, non voglio fare nomi perchè una persona attenta se ne accorge. Saluti. A bratta

  24. Caro signor Vittorio, la sua faziosità è pari all’ignoranza di alcuni commentatori del blog. Non sanno niente e parlano. L’amministrazi one Cantarella ha fatto ciò che la legge permette, semmai sarebbero da approfondire i balletti del centrosinistra che, anche all’opposizion e, scalpita per avere sempre posti di controllo sulle attività amministrative, in modo da ricattare chi amministra serenamente Biancavilla. Il voto per Cantarella è stato quasi plebiscitario, la gente non vuole più i vecchi amministratori. Rassegnatevi perchè per cinque, probabilmente per dieci, anni Biancavilla la gestiamo noi e bene. I professionisti revisori e il difensore civico sono onestissimi e stimati, e lavoreranno al di sopra delle parti così come il loro codice deontologico gli impone. Se c’è qualcosa di illegale ditelo così pagherete le vostre parole. Fino ad ora l’onestà dell’attuale amministrazione è indubbia. Giuseppe F.

  25. Per Francesco Portale. Le mie considerazioni non sono filo-Manna, ma quelle di un elettore di centro che guarda a sinistra, che vorrebbe vincere alle prossime elezioni. Mettiamo per un mommento da parte Manna, e anche Randazzo, con quali uomini e con quale schieramento dovrebbe vincere il centro sinistra? Alla favola della società civile non credono più i bambini. Bisogna quindi puntare sugli uomini attualmente impegnati in politica: glorioso? furnari? chi altro? E con quali schieramenti? C’è un’alternativa di un uomo politico di centro? E chi può aggregare gli indecisi se non è dato quantomeno per possibile vincente? Guarda che nel centro destra i problemi non esistono perchè li risolvano i capibastone e quindi una volta accordatisi sul nome poi scendono compatti senza neanche tapparsi il naso. E allora se come elettore di centro sinistra voglio coltivare l’idea di vincere, ed io la voglio coltivare, devo per forza pensare a Manna, a randazzo, a rifondazione comunista, alle altre forze del centro sinstra, ai delusi del centro destra, alla forza attrattiva della passata amministrazione . Ma sono Cassandra perchè penso che alla fine il centro sinistra perderà Biancavilla perchè pur non avendo alternative credibili non punterà su Manna. E forse per te andrà bene così. Cassandra

  26. Secondo me Giuseppe F. e A Bratta sono la stessa persona. Ad ogno modo Giuseppe F., come ti permetti a dare giudizi ai commentatori. Qui ognuno esprime la propria opinione liberamente, se è diversa dalla tua rispettala. Altrimenti ignorante ci sei proprio tu. Poi, il voto a Cantarella non è stato certo un plebiscito e in ogni caso rivendichiamo la libertà di esprimere la nostra opinione. Se tu, caro Giuseppe o Bratta, hai potuto esprimere il tuo pensiero è perché Fiorenza te lo ha consentito. Se il tuo pensiero esiste e viene esternato lo devi a questo blog. Perché talmente sei vigliacco che ti firmi in maniera anonima. Sei un servo del potere, caro Giuseppe F. e A Bratta. Lo sai che significa libbertà di pensiero? Ma quando mai. Ma siccome tu sei di Destra, quindi fascista, questi concetti non li puoi capire. Gestitela pure Biancavilla, ma tra cinque anni Cantarella se ne andrà a casa. Non lo vogliono nemmeno i suoi alleati. Un’ultima cosa: qui nessuno ha messo in cattiva fede i revisori dei conti. Saranno pure bravi professionisti (mi pare che Fiorenza per primo lo ha sottolineato) ma sono espressione di spartizione politica e non possono non rispondere a pressioni politiche. SALVO GALVAGNO (sempre quello con la Fiat Uno, volete il mio codice fiscale?)

  27. Finalmente ho il piacere di affacciarmi a questa finestra di curiosità, o meglio, di pettegolezzi, il più delle volte, secondo me, ingiustificati. Ma per la profonda simpatia e stima che nutro per Vittorio Fiorenza, non potevo far a meno di venirlo a trovare nel suo blog. Purtroppo non ho il piacere di dialogare con delle persone ben definite, in quanto spesso si avvalgono di nomignoli curiosi ( bratta, formica ect); ma perchè non esprimersi liberamente firmando con il proprio nome? Qual’è la paura o il timore? Io mi presento, sono il consigliere comunale Alfio Furnari che, come scrive un certo ” anonimo “, sarei uno di palazzo; si lo sono, ma per il semplice fatto che ben 222 biancavillesi mi hanno voluto in questo palazzo: e allora, dovrei vergognarmene? Non credo proprio, per il semplice motivo di mettere tutto il mio impegno giorno per giorno affinche’ Biancavilla possa essere una città migliore e i cittadini di Biancavilla possano vivere nel miglior modo possibile in questa città. Non voglio dilungarmi troppo, ma mi sembra che qualche anonimo ( cosi coraggioso da non farsi riconoscere) dice, gerelalizzando, delle cose che non hanno nè capo nè coda, ma apre la bocca tanto per sprecare fiato. Credo che i problemi di Biancavilla siano tanti e gli anonimi non sono certo le persone più indicate per risolverli. L’amministrazi one Comunale di Biancavilla guidata dal Sindaco Mario Cantarella, ha trovato sicuramente una difficile eredità, ma sta lavorondo sodo con impegno e serietà. Un grosso saluto di stima a Vittorio Fiorenza, da parte del Consigliere Comunale Alfio furnari

  28. Concordo con quanto scritto da Salvo Galvagno e aggiungo, a difesa del curatore del blog, anche se non ha bisogno di avvocati, che non risparmia mai né la destra né la sinistra: quando una cosa fa notizia, lui da buon cronista, la riporta senza guardare in faccia nessuno, poi non usa metodi poco democratici, difatti i vostri commenti (la mente dei commenti sembra essere la stessa) sono presenti e visibili. Io comunque non accetto nessuna critica da chi non si firma con nome e cognome: troppo facile criticare senza poter esser identificati, questo non toglie che le mie idee possono esser sbagliate, ma chiunque sostiene questo e lo vuole scrivere lo può fare firmandosi in modo da intraprendere un sano dibattito. Magari dal dibattito qualche politico che segue il blog potrà prendere spunto (e di politici visitatori ce ne sono molti anche se fanno finta di niente) e farsi un idea di cosa pensano i comuni mortali come me e chiunque lascia il suo pensiero su questo blog rendendosi riconoscibile. Francesco Portale

  29. Caro Vittorio ripasso sul tuo blog dopo tante settimane. Vedo che gli argomenti sono aumentati, assieme ai commenti. Parecchie le cose che condivido, molte le cose in cui ho delle perplessità. Purtroppo il pià delle volte i commenti mi risultano mancanti di contenuti. I nostri cari visitatori il più delle volte, per timore o per qualche altro stupido motivo, preferiscono nascondersi dietro pseudonimi “simpatici”. Si passa infatti da un burrattino, ad un formichiere, da una bratta ad una formica e a tanti altri nomignoli che mascherano chi ha paura, timore di dire la sua. Parecchie volte mascherati dall’anonimato i nostri cari visitatori rompono le scatole, nel vero senso della parole, perche invece di proporre e di dire la loro, cercano di mettere i bastoni tra le ruote. Questa è una storia vecchia, personamente conosciuta per via del mio blog. Ovviamente condivido con Salvo Galvagno o con Francesco Portale che chiedono a questi, i loro nomi. La formichina è molto partecipe a questo blog come ho visto, leggendo attentamente i suoi commenti penso che sia uno/a che conosce bene la situazione dei nostri politici e politicanti. Ovviamente sarebbe solo una retorica farti i complimenti caro Vittorio per il tuo stile tagliente che ci mette in evidenza, anche con un pizzico di pepe, i retroscena e i fattacci che accadono nel nostro comune. Concludo dicendo che citare sindaci e assessori passati è superato, la città sa cosa ha e non ha realizzato la precedente amministrazione e non è il caso di restare su queste cose. Penso, invece, di guardare al futuro, ai fatti dei giorni nostri. E’ forse ancora presto giudicare l’operato di questa amministrazione diretta dal prof. Cantarella. Saremo (questa volta pure io!) chiamati tra 3 anni a giudicare se Biancavilla è cambiata o meno.
    Vincenzo Ventura

    ps. Ricorda che mi devi ancora inviare un tuo articolo per Biancavilla allo specchio, lo aspetto!

  30. Sono scesi in campo tutti gli “avvocati” o chi vuole a tutti i costi reprimere ogni tipo di pensierio, riflessione e tesi che non uguale da loro sostenuta. Ovviamente mi riferisco a Galvagno o a Ventura.
    Questo pseudonimo non è una casualità, preferisco tenerlo e per adesso non rivelare la mia identità. Volevo ricordare a Vincenzo Ventura, curatore di Biancavilla allo specchio che l’anonimato non crea nessun fastidio se questo non scende a colpi bassi. Come Ventura dice è da vigliacchi dire e dare un sacco di pugnalate perche “mascherati dall’anonimato ” fino adesso mi pare che non sono sceso a colpi bassi, ho solo dato una mia interpretazione dei fatti senza colpire personalmente qualcuno. Ognuno è libero di dire quello che pensa ma nel rispetto di tutti. Io per prim”a” non condivido tutti quei vigliacchi presenti anche in questo sito (come comunista o altri) che sputano sulla gente solo perchè avvolti da questi nomignoli. NO, non è giusto. Ringrazio l’amica bratta e Giuseppe F. per la solidarietà espressa. Devo però dire che non ne ho di bisogno, perchè mi ritengo coerente con quanto scritto. A qualcuno non cala proprio, si capisce. Possiamo colpire sempre il sindaco Cantarella, guai invece chi critica (e non colpisce!) su altri politici che a mio parere hanno già avuto il loro tempo. Mi spiace dire che la Sinistra biancavillese si trova divisa. Come si può pensare di governare assieme se si continuano a martellare DS e Margherita. Qualche segnale tiepido di riconciliazione finalmente è stato espresso dai Consiglieri di Minoranza, ma sono i “tesserati” che non digeriscono questa cosa. Gentilissimo Fiorenza, tratta sempre argomenti accattivanti che possono suscitare l’attenzione dei suoi visitatori, dobbiamo però renderci conto che la realtà alcuni anni fa è stata più che diversa da quell’attuale. Spero di non avervi stancato, ma ho ripetuto quando pensavo. Quindi cari consiglieri, caro F.P, cari giornalisti (falliti), cari giornalisti (aspiranti) io mi rifirmo con il mio nome. Un augurio a Francesco Portale che possa continuare le sue battaglie pro Manna, una proposta a Salvo Galvagno di darci pure il numero di targa della sua ormai famosa auto, un augurio a Vittorio Fiorenza di un buon cammino per la “verità”, un augurio alla bratta e Giuseppe F. di ritrovarci nuovamente schierati secondo le nostre idee, un augurio a Vincenzo Ventura di diventare presto giornalista perchè piace il suo modo di scrivere e dare le notizie, un augurio al Sindaco per i suoi prossimi anni di leglislatura che gli restano.
    Cordiali Saluti, vostra
    La formica

  31. Ragazzi, mi pare che vi state allontanando un tantino dall’argomento proposto da Fiorenza: i revisori dei conti. Una vicenda tutt’altro che edificante, di semplice spartizione. Chi dice che ai tempi di Manna accadeva anche di peggio, io rispondo: forse si. Ma il cambiamento promesso dal Centrodestra doveva cambiare queste abitudini. O no? Alex. PS Complimenti per il grande numero di visite: vuol dire che, nonostante i tentativi di sopprimere ogni forma di dibattito, c’è chi vuole dire la propria e se non ci si firma col proprio nome e cognome poco importa. L’importante è discutere, discutere, discutere.

  32. A ME SEMBRA CHE IL NOSTRO SINDACO CANTARELLA GLI PIACE TANTO FARE IL “MARIO TEMPOREGGIATORE ” CREDENDO, LUI, CHE COSì FACENDO I PROBLEMI POLITICI SI RISOLVANO DA SOLI E CHE, LUI, ALLA FINE NE TRAGGA SOLO VANTAGGIO. ILLUSO!!! BISOGNA FORSE RICORDARE AL PROF CANTARELLA CHE I VOTI OTTENUTI PER ESSERE ELETTO SINDACO NON SONO PERSONALI MA CONSENSI INDIRIZZATI ALLA SUA PERSONA DA VARIE FORZE POLITICHE E DA REALTA’ LOCALI DIVERSE. COME CITTADINO AGGIUNGO CHE LA VIVIBILITA’ DELLA NOSTRA CITTA’ E’ SCESA A LIVELLI BASSISSIMI ( POCA O NIENTE PULIZIA, TRAFFICO DISASTROSO, POCA O NIENTE MANUTENZIONE DELLA COSA PUBBLICA, ECC.)

I commenti sono chiusi.