SCHIAFFO AL SINDACO PER MANO DESTRA

Diciamoci la verità. E’ stato uno schiaffo. Il primo sonoro schiaffo (per mano del Centrodestra) subito dal sindaco Mario Cantarella. La pressione, i malumori e i mugugni della maggioranza che lo sostiene, aggiunti alle pur scontate prese di posizione dei gruppi di minoranza, hanno spinto il primo cittadino, ieri sera, in consiglio comunale, a ritirare la proposta di introduzione dell’addizionale Irpef. Una imposta che, secondo le previsioni dell’amministrazione, avrebbe dovuto produrre un gettito di 50-60mila euro, da prelevare dalle tasche dei biancavillesi, soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati.
Ampi settori del Centrodestra hanno detto “no”, unendosi alle proteste di Ds, Riformisti e Margherita. Lo hanno detto in tutti i modi, in varie sedi, perfino sui giornali. E’ un fatto inedito. Non era mai capitato, dal giugno del 2003, che componenti della coalizione di governo avessero uno scatto d’orgoglio simile, rivendicando autonomia decisionale ed indipendenza dall’Esecutivo. E’ un segnale che Cantarella dovrà tenere ben presente: il tono dimesso e l’insolita postura (senza mani ai fianchi) nel suo intervento in Consiglio dimostrano che ha subito il colpo. Forse è arrivato il momento di ridefinire i rapporti tra il capo dell’amministrazione e i consiglieri che lo appoggiano, i quali, sempre più spesso, lamentano un’insopportabile gestione oligarchica, che li porta a discutere provvedimenti e proposte in Consiglio, senza essere avvisati prima per un opportuno coinvolgimento. La timidezza dei nuovi ed inesperti consiglieri, sulla quale il primo cittadino ha finora giocato, forse sta lasciando posto ad una percezione più critica, da parte della maggioranza, degli atti amministrativi.
Certo, sulla proposta dell’addizionale Irpef, va anche detto che non sono mancati speculazioni demagogiche e il peso della “lobby” trasversale di consiglieri legati a patronati, associazioni di categoria e studi commerciali. Ma il sindaco capirà che anche questi aspetti fanno parte del gioco politico.
La questione, però, è ben più complessa e va al di là del contestato punto ritirato. E’ un periodo, questo, per il Centrodestra biancavillese, di travaglio interiore. Dalla scelta dei revisori dei conti al “nulla-osta” per l’assegnazione di aree da destinare all’edilizia popolare, dal Piano regolatore generale alla proposta di condono tributario, dall’intenzione di costruire una nuova scuola ad alcuni interventi di carattere sociale, le diverse anime dello schieramento governativo non sono state capaci, da parecchie settimane, di trovare un punto di incontro. Prevalgono i veti incrociati e le votazioni “pic-indolor” che in pochi minuti chiudevano le sedute consiliari, sembrano ormai un felice ricordo.
Da tempo, fuori dalla stanza del sindaco c’è una lunga fila di consiglieri e forze politiche che chiedono il “conto” dell’appoggio elettorale. Giuseppe Salvà (Modernizzazione e Lavoro), a mani vuote, chiede a chiare lettere un assessorato, Gaetano Paternò (indipendente) pretende la stessa cosa, Vincenzo Papotto (Rinascita democratica) non fa mistero nel non riconoscere quale suo diretto rappresentante Andrea Ingiulla, per il quale chiede la sostituzione con una persona a lui vicina. E’ convinzione diffusa, poi, che l’ultimo arrivato nella coalizione, Antonio Portale, sia “sovradimensionato”, avendo la presidenza del consiglio comunale ed il controllo dell’assessorato di Alfredo Amato: per questo, alcuni chiedono un suo “sfoltimento”, mettendo in discussione una delle due cariche. Persino Alleanza Nazionale, non contenta della ricca collezione di incarichi professionali e di consulenti che le attribuiscono, vuole un proprio uomo all’interno della giunta, avanzando il nome di Vincenzo Randazzo.
Un groviglio che spetta a Mario Cantarella sbrogliare, se non vuole che diventi più spinoso di quanto lo sia già da mesi. La “medicina” sarà una, quella che utilizzava anche Pietro Manna per acquietare il mal di stomaco dei suoi consiglieri: sostituzione di assessori in cambio di “pax politica”. Una soluzione di discutibile pragmatismo alla quale, però, Cantarella non può sfuggire. Ecco perché “scopriremo” presto che il “nostro” sindaco non è, come ha voluto farci credere per anni, un “alieno” rispetto ad altri amministratori, ma è dotato di una straordinaria normalità, che lo fa essere peggiore e migliore di altri politici, con i pregi e i difetti, le qualità e i limiti di tutti gli altri componenti della classe politica, passata e presente. La gente comincia a rendersene conto. Ecco perché quell’aureola di perbenismo, di grande rigore morale e di superiorità “politico-razziale” con cui “il professore Cantarella” ha conquistato la Biancavilla “clericale”, conformista, puritana e formalista sta, piano piano, sgretolandosi.
Vittorio Fiorenza

SCHIAFFO AL SINDACO PER MANO DESTRAultima modifica: 2005-04-15T21:00:00+02:00da v_fiorenza
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12 pensieri su “SCHIAFFO AL SINDACO PER MANO DESTRA

  1. Ogni uominicchio, un partito. E’ questo lo spirito del centrodestra biancavillano. Quindi solidarietà al sindaco per il pugno di imbecilli che si riconoscono solo in se stessi, che si credono sgangiati da chi li ha catapultati dentro il consiglio comunale (vedi forza italia), e che pretendono di fare i padreterni reclamando ognuno un assessore. Quindi si prepari il sindaco a nominare 14 assessori tanti quanti sono i suoi ominicchi. Il gesto dell’irpef (tra l’altro giusta, prima o poi qualcuno questa tassa la metterà) è sintomatico dei comportamenti interni alla maggioranza. Tutti reclamano tutto, persino qualche consigliere di opposizione prima o poi avrà il suo assessore. Caro sindaco, benvenuto nella biancavilla che fu anche di Manna, fatta di consiglieri ominicchi eletti per merito di qualcuno che sta fuori da questo paese e che poi si ribellano contro se stessi e contro tutti. Questi tizi non hanno idea di che cosa sia la politica e neanche dei bisogni del loro paese. La tassa forse sarebbe servita a qualcosa di utile ma, visto l’andazzo, è meglio che non sia stata imposta. Auguri signor sindaco, così forse finirà di strapazzare i biancavillesi e si occuperà dei suoi fidi e ribelli ominicchi. Il burattinaio

  2. L’analisi di Fiorenza è tanto lucida quanto spietata…
    E’ vero! quello dell’altra sera è stato un “intoppo” (esagerato dire “schiaffo”) per il centrodestra. Però, è pure vero che, può essere l’inizio di una nuova stagione politica. La maggioranza (alcuni elementi in modo particolare) comincia a prendere coscienza di sè. Non più 14 soldatini schierati solo per dire quello che dall’Alto viene calato. Questa è un amministrazione che può contare su una larga maggioranza, ma proprio per questo è parecchio vulnerabile, perchè a ben vedere aumentano ogni giorno di più gli “scontenti”, per capirci quelli a “mani vuote” (Salvà, Furnari, Paternò, Papotto etc etc). E poi non dimentichiamo che c’è già un fronte interno, gli sguardi cagneschi con cui si guardano alcuni assessori non sono una novità. Aggiungo anche, per i pochi che non l’avessero capito, che c’è una situazione che vede una “frangia” dell’Udc sempre più “minoranza nella maggioranza”. Per intenderci il “caso vigilesse” è stato solo l’ennesima occasione di fibrillazione con “quella” componente. Vero è che se si giungerà alle prossime “idi di marzo” (vigilia delle prossime regionali) senza un mini-rimpasto diventerà necessario e urgente farlo subito dopo. Cantarella si troverà al giro di boa della sua esperienza amministrativa con la necessità di accontentare un pò tutti, e scontentando chi, fino ad oggi, sta facendo pagare forse a troppo caro prezzo un apparentamento (durante il ballottaggio delle ultime elezioni) determinante solo a metà. Portale (assieme a Forza Italia) è stato fedele al Sindaco, forse l’alleato più “tranquillo”. Ma questo lo si deve alla sua attuale sopravvalutazio ne in seno a questa amministrazione . Presto qualcuno comincerà a battere cassa ed il Sindaco sarà costretto dapprima a perdere qualche elemento, confidando comunque nell’abbondanz a dei numeri a suo favore. Ma perso il 14esimo ed 13esimo consigliere qualcosa cambierà. Proprio così, qualcosa cambierà. Cantarella si ritroverà al bivio: scegliere la via già intrapresa da chi lo precedette oppure andare a casa in stile “Sansone muore con tutti i Filistei”. Conoscendolo poco, sono portato a pensare che opti per la seconda scelta. Più coerente con quella sua natura “inflessibile e risoluta” da tutti decantata. Ma negli ultimi tempi messa già in discussione.
    UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO

  3. Ne avevo sentito parlare, ma per la prima volta visito questo blog. Lo trovo molto interessante, anche perché mi piace seguire la politica locale. In merito a questo articolo posso dire che mi trovo d’accordo in quasi tutto, spero che il Centrodestra sappia evitare di rincorrere il sindaco che ci sta portando verso il declino. Complimenti, egregio Fiorenza, per il suo impegno professionale, le invio la mia e-mail per essere informato degli aggiornamenti del sito. Grazie. Vincenzo Lavenia

  4. Perché non fa un post sulla pietosa situzione del verde pubblico inesistente di Biancavilla? visto l’ulteriore abbattimento di alberi a seguito degli scempi degli anni passati.

  5. Furnari, Paternò, Papotto e Salvà: i quattro dell’Ave Maria. Hanno voglia di chiedere assessorati, per loro ci sono soltanto briciole. Possono dare tutti gli schiaffi che vogliono al sindaco, ma non otterranno mai niente perché sono deboli e sconoscono l’abc della politica. Mille volte meglio Vincenzo Amato (è un grande Vicinzuzzu).

  6. dello schiaffo dato al sindaco mi spiace solo una cosa, come sempre i consiglieri non riescono a fare il proprio lavoro o meglio lo fanno a metà danno lo schiaffo ma montano il silenziatore, penso che sia arrivata l’ora di fare qualcosa non è possibile che il sindaco qualsiasi soppruso faccia debba passare inosservato.
    Poi per i quattro dell’ave maria siete un tantino poco politici non è possibile che non riuscite a far valere le vostre idee mentre qualcuno all’interno del consiglio riesce ad avere quello che vuole pur essendo solo (naturalmente parlo del presidente e del suo fido assessore), un onsiglio svegliatevi e cominciate a far valere le vostre raggioni!!! un’amico.

  7. Caro Fiorenza,

    ho letto con interesse le analisi sulla situazione politica del nostro paese. Ne ho apprezzato il rigore logico, la ponderatezza dei giudizi e soprattutto il coraggio con il quale parli degli inquilini del palazzo municipale. Non è poco in un momento storico nel quale molti tendono a difendere il loro “particulare”, pronti al salto triplo per montare sul carro del vincitore di turno.

    Visitando il tuo sito si percepisce che ci si trova in una zona libera, dove non si deve fare anticamera per dire chiaramente qual è il proprio punto di vista. Eppure, molti ancora temono ritorsioni perchè esprimono liberamente il loro pensiero e quindi non si firmano. Si nascondono dietro pseudonimi. Perchè? Cosa temono questi nostri concittadini? Per fortuna nessuno può sognarsi di “lisciare il pelo” a nerbate agli oppositori politici; nessuno farà ingurgitare boccali d’olio di ricino a chi manifesta il proprio pensiero; nessuno impedirà di svolgere il proprio lavoro se non avrà una tessera di partito. Siamo in un sistema democratico! Non lo dimentichino i tanti anonimi che vogliono partecipare ai forum, senza mettere bene in vista la propria firma.

    Non temano i biancavillesi! Esercitiamoci alla democrazia ed esprimiamo con coraggio il nostro parere su problemi che ci riguardano. La nostra vita e la nostra onorabilità non saranno a rischio per questo.

    Noto ancora che scrivi di politica senza usare il politichese, senza valerti d’espressioni ambigue, senza avvolgere in banchi di nebbia fatti e comportamenti che meritano di essere conosciuti dai cittadini così come accadono. Ciò ti fa onore e dimostra grande professionalità . Ma la chiarezza non è una virtù molto apprezzata dai politici nostrani, per i quali occuparsi della cosa pubblica significa esser bravi nell’usare un sottocodice linguistico diverso da quello dei comuni mortali, con il quale si comunica esattamente il contrario di quello che si pensa realmente.

    Complimenti, dunque, e un grande augurio di conservare sempre intatta la voglia di fare giornalismo libero.

    (Alfio Pelleriti)

  8. La ringrazio, prof. Pelleriti, per le parole di apprezzamento che mi ha riservato. Sui commenti anonimi, mi trova assolutamente d’accordo: in mille occasioni ho scritto che non bisogna temere nulla se si esce allo scoperto per esprimere un pensiero sulla gestione politico – amministrativa del nostro paese. In tal caso faremmo semplicemnte esercizio delle nostre libertà democratiche. Eppure i tanti che lasciano un proprio contributo su “Scusate il disturbo”, lo fanno senza mettere la propria firma. Mi dispiace non poco. Fra l’altro so con certezza che certi commenti sono scritti da persone laureate, comunque con un grado di istruzione medio-alto, dai quali ci si attenderebbe maggiore apertura mentale e senso democratico. E invece… D’altra parte, in paese, la partecipazione alla vita pubblica da parte dei nostri concittadini è praticamente inesistente. Ecco perché il grado di conoscenza dei fatti che accadono nel Palazzo è pressocché minima. Ecco perché quando c’è una voce stonata, come quella rappresentata da questo blog, i nostri amministratori sono presi da sussulti di repulsione. Ha ragione, prof. Pelleriti, quando afferma che la chiarezza non è molto apprezzata dai nostri politici. Secondo il capo dell’amministr azione, l’unico flusso di informazione che deve “passare” è soltanto il suo, fatto di annunci, prediche, frasi di circostanza e toni propagandistici . “Scusate il disturbo” si oppone a questo modo di essere, di pensare e di agire. E fa la sua parte (forse piccola e insignificante) , offrendo uno spazio di lbertà e di pubblico dibattito (l’unico presente a Biancavilla), senza preconcetti ideologici o politici. Ma l’auspicio più grande è che ogni biancavillese faccia la propria parte, come meglio crede, per un cambiamento culturale vero, che spazzi via quegli atteggiamenti, diffusissimi, di disinteresse verso la gestione della “cosa pubblica” ed il “controllo democratico” di ciò che viene deciso nelle stanze del Palazzo. Grazie ancora, prof. Pelleriti. Saluti cordiali, Vittorio Fiorenza.

  9. Gent.mo Fiorenza perchè non ci parla di BIANCAPIZZEGGIA NDO, la grande bufalata dell’amministr azione cantarella..era ora che cominciasse questa interrogazione della magistratura— E’ una vergogna..per non parlare del basolato di piazza Roma imbrattato dall’olio.
    francy73

  10. “….per cambiare!!!!!!! !”, lo slogan del Sindaco Cantarella, la dice lunga sugli intendimenti di questa amministrazione , che oserei definire di mano longaaaa; mi spiego pare che la guardia di finanza abbia fatto visita in questi giorni per verificare, il costo delle pizze, di gran lunga superiore alla media nazionale!. Da questo ha tratto una serie di conclusioni, culminate con un aperitivo di a base di “avvisi di garanzia”. Nel più assoluto silenzio la città ingoia il volere di chi ha predicato bene e razzolato male, anzi malissimo. Fiorenza Lei che è uomo libero(?) cosa ci dice e cosa pensa (il giornalismo occhio vigile sulla collettività) ma è proprio cosi?

  11. COMPLIMENTONI! Scrivi veramete bene! Vedi non leggo molto i giornali e comunque nel tuo blog vedo piu’ i contenuti che lo stile….scherz o….sto babbiando, poichè mi è piaciuto molto, non avendo ancora avuto occasione di farti i complimenti per il tuo stile, te li faccio adesso! Non ci si annoia ed è scorrevole.

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