QUANDO LA QUERELA DIVENTA UNO SFIZIO

C’è una strana mania che percorre la giunta Cantarella: la querela facile ai giornalisti non allineati. Se dovessimo lasciarci andare ad una sequela di luoghi comuni tanto cari ad una certa Sinistra, verrebbe da dire che si tratta della solita Destra forcaiola, giustizialista, intollerante, fascista. Però è bene precisare, per onestà intellettuale, che qui non c’entra la Destra, anzi “quella” Destra a Biancavilla non sembra esistere. A prendere di mira questo blog e il suo curatore non sono stati assessori “squadristi” ma assessori che sulla carta si dicono “moderati”.
Il primo -ormai è noto- è Pasquale Lavenia, formatosi nei Cattolici democratici, transitato poi nell’Unione democratica di centro, ora approdato al Movimento per l’autonomia, sempre animato nella sua azione politica dai dettami della dottrina cristiana. Oddio, gli viene addebitato pure qualche episodio burrascoso in consiglio comunale, un certo linguaggio da osteria, un certo atteggiamento rivoltoso. Ma tutto era dettato dal calore della passione politica e allora ogni cosa si giustifica.
L’altro amministratore che ha denunciato il sottoscritto -è notizia di questi giorni e ve ne rendiamo conto- è Andrea Ingiulla, anche lui decisamente moderato. Lo ricordiamo organizzatore, assieme ai “compagni” della Quercia e della Camera del Lavoro, della marcia per la pace in Medio Oriente dell’aprile 2002 con tanto di fiaccolata lungo via Vittorio Emanuele e intonazione finale di “Bella ciao”, non senza polemica conclusiva contro il Centrodestra e le autorità ecclesiastiche per avere disertato la manifestazione. Un autentico portatore di valori laici, quell’Ingiulla. Il suo curriculum evidenzia esperienze nei socialisti e anche qualche candidatura per Rifondazione comunista. Ma non è mai stato un pericoloso bolscevico, anzi il suo animo è stato sempre liberale e riformista. Talmente liberale da avere poi trovato (appena dodici mesi dopo l’iniziativa pacifista) la sua naturale collocazione nella Casa delle Libertà, dove il sindaco Mario Cantarella -che solitamente ci tiene a certe cose- non ha fatto caso al passato politico del nuovo arrivato.
Ecco sono loro due, Lavenia & Ingiulla, ad avere dato vita al nuovo “partito dei querelanti”. Una coppia che ha deciso di fare fronte comune contro chi osa alzare la voce o esprimere giudizi “vietati”. Non si sa con precisione quali frasi o quali opinioni contenute in questo sito abbiano fatto perdere sonno e pazienza ai due. Si sa soltanto che al responsabile di questo blog viene contestata una presunta diffamazione ai danni degli assessori. Che scandalo! Pazienza, decideranno i giudici.
Per chi non è solito passare da queste parti, però, è bene precisare che Lavenia & Ingiulla non sono stati accusati da “Scusate il disturbo” per essere collusi con Bernardo Provenzano, non sono stati additati per essere implicati nei traffici di armi in Cecenia, non sono stati descritti come terroristi islamici e neanche per avere legami con Sua Bassezza Reale, Vittorio Emanuele di Savoia. Non è che dopo la pubblicazione di un intervento in questo sito, l’immagine pubblica dei due amministratori abbia subito un danno irreparabile. Nessuno ha avuto pregiudizio nei loro confronti e nessuno si è sognato di tirare loro uova marce, una volta letti gli interventi presenti in queste pagine.
Con ironia e sarcasmo, con polemica e irriverenza, questo blog ha espresso opinioni, giudizi e analisi, esercitando quel diritto di critica che ogni cittadino possiede, senza offendere nessuna persona. Sapete, nei paesi in cui esiste la libertà di stampa si è soliti fare così. D’accordo, Biancavilla non è Oslo. Ma neanche Caracas, vorremmo sperare.
La cosa paradossale è che l’amministrazione Cantarella, più di ogni altra, non ha subito in questi anni alcun fastidio. L’opposizione è più silenziosa che in Bulgaria, la maggioranza batte i pugni ma poi si quieta, la cosiddetta “opinione pubblica” non esiste e in materia di informazione locale, abbiamo assistito da tre anni a questa parte alla nascita del giornalismo copia-incolla, quello che preferisce assorbire di sana pianta i comunicati stampa di Palazzo, senza andare oltre l’ufficialità, così da non urtare gli amministratori permalosi e suscettibili. Qualche testata adranita è campione in questa tecnica: da segnalare per il premio Pulitzer.
Eppure la stessa amministrazione Cantarella, più di ogni altra, ha accumulato il record di episodi conflittuali con la stampa (ad esclusione di quella copia-incolla, si intende) e della presentazione (in mancanza del confino, abolito da un bel po’ di tempo) di querele anti-cronisti o, per meglio dire, anti-Fiorenza, che dimostrano la vibrante intolleranza di questa giunta verso chiunque osi esprimersi con termini e giudizi al di fuori della propria, ristrettissima visuale.
Il motivo? Mancanza di abitudine, certo. Per diversi assessori, come Lavenia & Ingiulla, si tratta in fin dei conti della prima esperienza amministrativa, hanno poca conoscenza della cultura di governo e tre anni sono pochi per capire le regole del gioco. Democratico.
Ma c’è dell’altro. La Premiata Ditta di nuova costituzione incarna alla perfezione il desiderio di taluni a mettere il bavaglio a chi “sbaglia a parlare” e ben rappresenta quella tifoseria trasversale che in questo spazio virtuale vede un covo di sovversivi. Niente di tutto questo, ovviamente. Si fa opinione. E lo spauracchio dei tribunali non ci turba affatto. Presunzione? No, assoluta buona fede.
Quanto alla nuova accoppiata, ancora qualche innocente considerazione. Si dice che un buon politico lo si nota dalla passione ideale, dall’esperienza maturata, dalla conoscenza della macchina amministrativa, dall’abilità alla soluzione dei problemi. Ma soprattutto dalla capacità di assorbimento dei “colpi” ricevuti, delle critiche, delle polemiche, politiche o giornalistiche che siano, strumentali o fondate che siano.
Lavenia & Ingiulla non rientrano in questa definizione. Ne prendiamo atto: sono semplicemente inadeguati ad avere ruoli pubblici. Qualcuno si armi di buona volontà e lo si faccia loro capire. Piano, piano e con parole semplici. Senza farli arrabbiare. Non si sa mai, un’altra querela…
Vittorio Fiorenza

QUANDO LA QUERELA DIVENTA UNO SFIZIOultima modifica: 2006-06-26T20:20:00+02:00da v_fiorenza
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56 pensieri su “QUANDO LA QUERELA DIVENTA UNO SFIZIO

  1. Per intanto sei stato querelato!!!! Uora ci metti l’avvucatu e ti difenni!!!Poi pensa a diu!!!Ciao Giornalista…. ……………. ……………. ……………. !

  2. Ok Fiorenza, ma dici senza tergiversare perchè ti hanno querelato? Parli parli, ma niente hai scritto…. E lo dico io che odio Cantarella e i suoi assessori del c***o!!!

  3. non ho particolare ammirazione per i giornalisti, come tutte le categorie professionali contiene al suo interno uomini che spesso alla passione sostituiscono interessi ed affari.
    ricordo montagne di rifiuti magicamente scomparse alla vigilia di una convenzione … e non perchè siano passati nottetempo i netturbini.
    non so se a muovere fiorenza siano più la passione o gli affari, non mi interessa; mi preme invece sottolineare come fiorenza stia pagando il prezzo per essersi sostituito alla Politica, per essersi sostituito ad una insulsa ed insignificante classe dirigente biancavillese, abituata, da tempo, a confrontarsi davanti ad una pizza al ristorante piuttosto che in consiglio comunale.
    fiorenza ha dato un megafono ai cittadini e questo ai nani della politica biancavillese non sta bene.l’opposiz ione è fiorenza non il centrosinistra.
    le querele nascono da questo, da una ASSENZA ASSOLUTA DELLA POLITICA DI OPPOSIZIONE. Se le motivazioni che hanno portato fiorenza ad essere querelato fossero state oggetto di dibattito politico serio, documentato e puntuale, nei luoghi propri della politica,oggi questo blog sarebbe il resoconto delle dichiarazioni del segretario DS o del Capogruppo della margherita, tutto nella norma. Ma così non è ed il prezzo, caro fiorenza, lo paghi tu.
    auguri e buona fortuna.
    ps) a chi, tempo fa, mi chiedeva perchè mai biancavilla non potesse sperare in un futuro politico simile a quello di siena o arezzo, risposi che a siena ci sono i senesi…ad arezzo gli aretini….a biancavilla i Biancavilloti.
    ognuno ha ciò che merita.
    http://blog.ali ce.it/altrasinis tra

  4. Caro Fiorenza, so che in questi casi non vale molto, ma ti esprimo la mia totale e incondizionata solidarietà. Prendo atto ancora una volta della mediocrità di una classe politica che incapace di governare preferisce querelare chi esprime un libero pensiero. La verità è che ci vogliono tutti sudditi, per loro noi dobbiamo stare zitti e non fiatare. Non ci riusciranno, fino a quando ci saranno persone libere, avranno il nostro fiato sul loro collo. Salvo Galvagno

  5. Vorrei sottolineare che le motivazioni dei querelanti sono sconosciute al sottoscritto e per questo non sono state esposte. Per quanto riguarda il commento di Zapatero, beh rimango deluso. Ogni volta che uno si espone, bisogna fare sempre dietrologia: chissà che vuole? Che affare c’è sotto? Chissà cosa non gli stanno dando… E’ possibile non pensare semplicemente che se uno decide di affidare il proprio pensiero ad un sito è per il semplice gusto della critica e nulla di più? No, non accetto neanche l’osservazione secondo cui questo blog si è sostituito alla politica o, peggio, all’ opposizione. E’ una osservazione semplicistica. “Scusate il disturbo” non fa opposizione, fa opinione e analisi politica. L’opposizione è un’altra cosa. E l’attività svolta da queste pagine non è uno scippo alla politica, ma rientra nelle possibilità di azione di ogni giornalista. Non solo: questo sito è ipercritico nei confronti di un Centrodestra fallimentare, ma non ha mai mancato di criticare senza alcuna pietà un Centrosinistra immobile e spesso corresponsabile dei malcostumi di Palazzo. Tutto questo dimostra l’imparzialità del blog. Pensare a questo sito come un organo di partito o di schieramento, beh francamente è fuori da ogni senso: significa non seguirlo con attenzione liberi dai pregiudizi. Per il resto, che a Biancavilla, la politica sia morta è sotto gli occhi di tutti. E l’ inadeguatezza di certi elementi a ricoprire cariche pubbliche, provoca episodi di questo tipo.

  6. caro fiorenza, la mia è stata una una provocazione voluta, violenta e meditata…. perchè questa cittadina merita di essere volutamente violentata.
    ho grande stima di lei, pur non conoscendola personalmente, per pensare solo lontanamente che lei abbia interessi che vadano al oltre il puro e trasparente impegno civile….. ma biancavilla è anche questo (tantu sunu tutti i stissi) ed ho volutamente accostarla ad un modo di fare “giornalismo” che sino a poco tempo fa era dominante a biancavilla.
    lei ha rotto il meccanismo…ne paga le conseguenze.
    il secondo aspetto riguarda il suo ruolo, ripeto, di unico oppositore alla politica biancavillese.
    il conto che lei paga lo deve sia al centrodestra che al centrosinistra; entrambi gli schieramenti politici biancavillesi la vedono come ospite indesiderato; laddove loro miseramente falliscono lei riesce ( non con tutti si intende, ma con quella parte di opinione libera e pensante che ancora sopravvive a biancavilla).
    la mia opinione personale è che la sua azione socio-politica ha destabilizzato più il centrosinistra che non il centrodestra; lei ha semplicemente detto ciò che in consiglio comunale, nelle sedi di partito o anche sulla stampa un politico del centrosinistra non riesce più a dire…. NUN SEMU TUTTI I STISSI.
    auguri di cuore

  7. Sono la solita cittadina di viale Europa. Immagino che Ingiulla l’abbia querelato per avere parlato di quella assurda vicenda che ha reso il nostro quartiere protagonista di un “caso”. Carte dell’assessora to ai Lavori pubblici ci hanno descritto come San Berillo e questo non fa piacere a chi abita qui. Lei, signor Fiorenza, ha perfettamente interpretato i nostri malumori e per questo la ringraziamo. Mi spiace che il sig. Ingiulla invece di chiederci scusa, di smorzare o di precisare se la prenda con lei, denunciandola. Questo significa che non è serena, significa forse che considera la nostra zona come una parte fuori dalla città. Sarà ben ripagato alle prossime elezioni! Antonella

  8. Solo questo sanno fare. Gli assessori di Cantarella denunciano Fiorenza perché non sanno dimostrare quanto valgono. La migliore risposta alle critiche è lavorare bene e produrre risultati. In mancanza di buoni risultati, non possono fare altro che querelare. Andate a casa, mi avete truffato il voto!

  9. Seguo sempre con grande attenzione tutti gli articoli pubblicati su questo sito. Sono molto pungenti e gli interessati possono anche incazzarsi. Da qui però a parlare di diffamazione, ce ne vuole. Abbiamo bisogno di libertà, libertà, libertà. Liberiamoci da questa Casa delle Nnon Libertà, che offende Biancavilla. Saluti a Fiorenza, non si perda d’animo e continui la sua attività di pungolo ai nostri politicanti.

  10. Ingiulla, ma occupati di cose serie e lascia stare chi non la pensa come te. Chi ti ha offeso, chi ti ha insultato? Ma fammi il piacere… Dovresti essere tu e tutta l’amministrazi one ad essere denunciati per le cose che avete scritto su viale Europa. ALEX ’72

  11. Quando una amministrazione non è capace di dimostrare ai cittadini quanto vale, se la prende con chi mette in evidenza tutti i suoi limiti. A farne le spese è questo sito. Esprimo la mia solidarietà, continuerò a seguirvi e a sostenervi. Grazie.

  12. Ma il sindco Cantarella zitto si sta? Mi sa che è lui che spinge i suoi assessori a querelare, così non fa fa di malonome. Complimenti, andate a casa, ne abbimo fin troppo

  13. Egregio assessore Ingiulla (non mi rivolgo a Lavenia perché è inutile), sono un assiduo lettore di questo sito, le posso garantire che non sono amico di Fiorenza, anzi non lo conosco neanche di persona. Dico di più, con ogni probabilità, rispetto a Fiorenza, abbiamo pure idee politiche diverse. Intervengo però a difesa di questo spazio, che è l’unico che in una Biancavilla culturalmente morta riesce a darci una visione della realtà politica locale diversa da quella che i comunicati e le trasmissini tv istituzionali vorrebbero fare passare. Un amministratore serio non querela i giornalisti. Non sono un avvocato e non mi permetto di discutere se c’è o non c’è diffamazione. Dico solo che un assessore serio non denuncia mai un giornalista, anche quando ha torto. A meno che non si tratta di cose gravissime (non è proprio questo caso). Perché allora impelagarsi in situazioni simili? L’intera amministrazione non gode di popolarità e comportamenti di questo tipo fanno pensare alla gente che voi volete mettere il bavaglio ai giornalisti, un buon modo per permettere alla sinistra di gridare allo scandalo e di dipingervi come i soliti intolleranti di destra. Ecco solo questo è il risultato, a prescindere -ripeto- dalle sue ragioni o meno. Sono profondamente deluso non tanto dall’operato di questa giunta, ma dal modo approssimativo di intendere le istituzioni. Fiorenza non ha tutti i torti quando dice che siete inadeguati a ricoprire cariche pubbliche. In effetti, egregio Ingiulla, per essere un buon assessore non basta una laurea in giurisprudenza, giacca e cravatta, sapere coniugare i congiuntivi e sapere stare in televisione. Un buon assessore si ha quando è in grado di sopportare le critiche, qualsiasi esse siano, anche quelle insensate e strumentali come può essere quella su viale Europa. Mi creda, egregio Ingiulla, non fa una bella figura. Dott. Salvatore Ferro, elettore di centrodestra, ormai per nulla entusiasta

  14. Ma a questi la cultura di governo, chi gliela deve insegnare? Sono scarsi anche come amministratori di condominio. Ingiulla fai un regalo al mondo intero: dimettiti.

  15. Ma è possibile che questi assessori una ne fanno e cento ne sbagliano? Non è obbligatorio fare gli amministratori. E poi ci sono tizi che non hanno neanche il loro voto e si sentono chissà chi… Braccia rubate all’agricoltur a. Sindaco si libera di queste zavorre, altrimenti andrà a fondo anche lei.

  16. Gentile Vittorio Fiorenza non si lasci intimidire da persone che non meritano di ricoprire il posto che hanno in giunta. Tizi come loro sono dove si trovano perché la gente migliore di Biancavilla sta lontano dal partecipare alla vita politica. Questi sono indegni rappresentanti comunali. Ma è colpa nostra, se si trovano assessori è perchè noi elettori lo vogliamo. E allora noi ci meritimo questo. Ha ragione Zapateros, Biancavilla è un paese con gli amministratori che si merita. Di cosa ci lamentiamo allora? A pagarne le conseguenze è lei, Fiorenza, che vuole fare il rivoluzionario in un paese di mediocri conservatori. Per questo lei è da ammirare, sono con lei. ALESSIA

  17. Il potere ad alcuni dà alla testa. Prendi Ingiulla, uno che ha a malapena 4 voti ed è assessore e in un impeto di megalomania querela perché dice di essere stato diffamato. Ma de che? Un avvocato come lui, un professionista con una certa immagine, come può abbassarsi a fare le capriole pur di rimanere assessore. La sua vicenda di dimissione e subito rinomina rimarrà come una macchia personale e per la giunta Cantarella. Caro Ingiulla, ringrazia i cittadini di viale Europa che ancora non hanno denunciato te. Maurizio. PS Fiorenza se ne freghi e guardi avanti

  18. Ciao a tutti. Ho appena letto tutti i vostri commenti. Secondo me non avete capito. Fiorenza è stato denunciato non perchè ha diffamato qualcuno, ma perché Lavenia e Ingiulla vogliono intimidire questo blog nel tentativo di addomesticarlo e renderlo più buono. Questo secondo me è il nocciolo della questione. Se Fiorenza si lascia influenzare, fa il gioco di questi due assessori. Se invece continua senza paura, fa fallire il piano. Mi pare però che anche da questo articolo, la penna di Fiorenza continui ad essere pungente come sempre. Spero che così sarà anche in fututo. Con stima, Francesco Aiello

  19. Forse converrebbe un po’ a tutti di darsi una calmata. Le denunce in politica sono sempre da evitare, soprattutto quando si tratta di questioni dialettiche e polemiche giornalistiche. Un assiduo lettore

  20. A uno come Ingiulla quando gli capiterà di rifare l’assessore? Quindi stia calmo e faccia meno lo spaccone. Sarà una meteora della politica biancavillese. Massimo

  21. Non ho mai avuto grande ammirazione politica né per Andrea Ingiulla né per Pasquale Lavenia. Spero che le prossime elezioni servano anche per fare scomparire personaggi che non lavorano per Biancavilla e che fanno fare solo brutte figure al sindaco Cantarella. Grazie per lo spazio che mettete a disposizione e non pensate alle querele. Antonio Parrinello da Biancavilla

  22. Vittorio, una buona volta in vita tua fai autocritica! Possibile che tu vuoi passare per l’eroe solitario che combatte contro tutto e tutti? Questo non è stato e non è uno spazio aperto a tutti, ma un angolo che ti sei ritagliato per dire opinioni tue personali che sul gioenale non ti farebbero mai scrivere. Non puoi dire che qui non si fa politica. E’ falso. E’ vero che sei contro il centrodestra e contro il centrosinistra. Ma tu stai da una PARTE BEN PRECISA: si chiama PIETRO MANNA. Questo l’hanno capityo anche i bambini. Molte volte hai ecceduto, tanto che qui si sfogano i veleni e le rabbie e le gelosie di molti bviancavillesi, che si nascondo dietro l’anonimato.
    E’ vero ti piace la critica, o meglio il cortile, il pettegolezzo, ti piace mettere tutti contro tutti, purchè si parli di te.
    L’importante, di tanto in tanto ce lo ricordi chiaramente, è che alle prossime elezioni ci sia Pietro Manna!
    Esprimo solidarietà a Ingiulla e Lavenia. Quando è troppo è troppo. Hai ecceduto ogni regola di cronaca e di racconto dei fatti.
    Salvo S.

  23. Una risposta a Salvo S. è d’obbligo: critica l’anonimato, ma poi è lui in prima persona a ricorrervi. Caro Salvo (?), la prima parte del tuo commento è una ovvietà. Il blog non è una testata giornalistica, ma uno spazio personale in cui esprimere opinioni e giudizi personali. Uno spazio in cui non valgono, ovviamente, le regole della cronaca (anche perché non se ne fa), ma quelle del diario personale. I blog, in fin dei conti, sono questo: non a caso, a differenza, delle testate giornalistiche, non hanno bisogno della registrazione in tribunale. Tutto questo è ovvio, perché ricordarlo? Per il resto, esprimi delle considerazioni che poco comprendo. Qui si fa politica? E anche se fosse? Bisogna vedere che intendi per politica. “Scusate il disturbo” è un luogo virtuale in cui tutti possono dire la loro, nessuna censura, a meno che non ci siano insulti diretti a persone. In questo sito (che ripeto non è una testata giornalistica) sono rappresentate tutte le opinioni possibili sulla politica biancavillese. Rimane però un sito personale. Anche tu, caro Salvo, potresti aprirne uno ed esprimere tutto il tuo pensiero. Chi te lo impedisce? Per quanto riguarda Pietro Manna, credo che il mio pensiero sia noto. Come tutte le personalità politiche meritano rispetto, ma su moltissime questioni che riguardano la vecchia amministrazione sono stato, sono e rimango critico. Critiche espresse in queste pagine in più occasioni: puoi verificare. Certo, a me piace molto la polemica e la critica. Da contrapporre al mutismo e al silenzio che, spesso, i politici vogliono per potere agire indisturbati, senza il controllo dell’opinione pubblica. E allora? Un’ultima precisazione: sul giornale per cui scrivo, non ho mai ricevuto censure. E’ chiaro però che si tratta di una testata che fa cronaca e non opinione. Anche questa è una ovvietà. Evidentemente non per chi si firma Salvo S.

  24. Vittorio Fiorenza è uno che mette passione in quello che fa. Non esiste nessun altro a Biancavilla che scrive con così limpida libertà, se ne frega delle querele e si assume le responsabilità di ciò che esprime. Grazie a Fiorenza, in tanti hanno riscoperto il valore della critica, l’importanza delle voci stonate e controcorrente. Uno così dovrebbe essere apprezzato, anche da chi non la pensa come lui. Ma si sa: al biancavillotu piace stare sempre dalla parte del potere, anche quando questo si mostra arrogante e politicamente inconcludente. Salvo Galvagno

  25. Vittorio, ognuno ha quel che merita. Hai denigrato ampiamente questi signori e ora ti prendi le conseguenze. I fatti sono na cosa, le allusioni e le ridicolizzazion i sono altre cose. Il rispetto non va dimenticato. Se vuoi fare il politico candidati. Tu invece fingi di fare il cronista ma in realtà fai politica apertamente! perciò non sei credibile!
    Dino Grasso.

  26. Caro Dino Grasso (ammesso che ti chiami così), evidentemente abbiamo una concezione diversa di politica, giornalismo e rispetto delle persone. Ritengo che la politica sia cosa molto complessa, qui invece si riportano soltanto dei liberi pensieri, attività che ogni cittadino dovrebbe curare. Non ho mai denigrato o mancato di rispetto a nessuno, semmai la mancanza di rispetto l’ho subita. Te ne potrei parlare per ore. Ma lasciamo perdere. Poi, non ti preoccupare: mi sono sempre preso le mie responsabilità e sulla questione “querele” sono assolutamente tranquillo.

  27. Ho appreso la notizia ufficiale della seconda querela proprio dall’ultimo post, ultimamente ho sentito poco Vittorio per parlarne. Non vi nascondo che c’è rabbia e scoramento nel momento in cui leggo i fatti. La rabbia è frutto di una constatazione semplice e diretta: a Biancavilla manca qualsiasi tipo di opinione pubblica (ad eccezione di taluni interventi presenti in questo blog) che possa e sappia prendere atto dei comportamenti di taluni personaggi. Lo scoramento, invece, è figlio dell’ incapacità (da parte di questi “politicanti” ) di rapportarsi con una prospettiva “politica” a questi problemi. La salutare e necessaria critica politica viene spesso confusa come un “attacco personale”, occasione di rissa, quasi fosse un’ ingiuria, un’ offesa all’onore personale da lavare con il sangue dell’offensore . Così, ben presto, sempre “lor signori”, diventano esperti di dietrologia ed inaspriscono i toni a tal punto da sbottare nel non infrequente uso di epiteti tipici da osteria. Naturalmente questa è solo una difesa: “l’unica” che molti di loro possono permettersi, quasi fossero incapaci di fare altro. Mancando di argomenti per confutare le critiche puntuali e pungenti a cui vengono spesso sottoposti ci lasciano basiti davanti a reazioni talvolta “eccessive” (per usare un eufemismo). A dire il vero, però, non gliene faccio una colpa: la maggior parte di loro non ha avuto una palestra politica dove mitigare i loro istinti a beneficio di una dialettica e soprattutto di una cultura del confronto che è tipica di ogni democrazia. Avete ragione… forse chiedo troppo! Siamo a Biancavilla! Direbbe qualcuno… Ma querelare un semplice corrispondente di provincia – che nella sua attività da il massimo da sempre, ed è sicuramente uno dei migliori che la sua testata possa vantare – ha il sapore dell’unico “mezzuccio” per intimidire (seriamente) qualcuno che parla troppo, che fa il suo lavoro troppo bene. La minaccia di far valere un diritto equivale ad una violenza: questa, di fatto, lo è! DINO LAUDANI

  28. Apprezzo Vittorio Fiorenza, fa benissimo il suo mestiere, sa separare la cronaca dalle opinioni come ogni buon giornalista deve fare. E’ puntuale e chiarissimo nello scrivere e poi non è un ipocrita e quindi quando vuole non rinuncia a dire ciò che pensa. Una qualità che lo rende differente rispetto a tanti suoi colleghi locali che si spacciano per i Bruno Vespa della situazione, quando in realtà hanno la tessera di partito in tasca! Antonio

  29. Quando un assessore non sopporta le critiche che gli vengono mosse (di questo si tratta, non di diffamazione), ha una sola scelta: le dimissioni. Si dedichi ad altro: cure omeomatiche, filosofia, giardinaggio, falegnameria…

  30. Anche io vorrei lasciare un mio commento. Qualcuno ha scritto che Fiorenza ha denigrato certi politici con allusioni e ridicolizzazion i. Non sono d’accordo. Fiorenza, nello scrivere, è uno diretto, d’impatto e quindi non fa mai allusioni, ma dice le cose così come stanno, senza mezze misure, senza messaggi in codice o subliminali. Questa è una caratteristica fondamentale di Fiorenza e per questo lo apprezzo. In merito a rendere ridicoli i politici, io dico: che c’è di male? Un politico deve anche starci. In fin dei conti è un personaggio pubblico e deve rinunciare a certi privilegi. Io da cittadino DEVO avere il diritto non solo di criticare, ma anche di sfottere (non diffamare) e rendere ridicolo l’amministrato re che mi rappresenta. Altrimenti, vogliamo abolire la satira, l’ironia, il sarcasmo? Beh, gli intolleranti e i fascisti lo vorrebbero… Io assieme a tanti altri no! Fiorenza siamo con te, contro la visione provinciale e grezza di certi nostri politici. Alessandro

  31. Tra Andrea Ingiulla e Carmelo Cantarella preferisco il secondo. A differenza dell’altro che ha il naso all’insù, Carmelo Cantarella è un assessore che bada alle cose concrete e si fa in due pur di risolvere un problema alla gente. Ingiulla invece si perde in chiacchiere e poco conclude. E’ liì solo per fare il sistemacarte del sindaco, ma non ha nessuna parvenza di amministratore. E poi con questa querela si è messo allo stesso livello dell’altro suo collega, Pasquale Lavenia, che siccome non comprende le critiche che gli fanno, pensa a denunciare la gente. Stiano attenti loro… potrebbe finirgli come Alfio Amato. E questa è la giunta del cambiamento, delle persone che dovevano distinguersi dal CentroSinistra. .. Ma andate a casa, chiudetevi dento e non uscite per almeno 50 anni. Sangiorgio A.

  32. Vorrei dire a quel sapientone di Dino Laudani, che la minaccia di un diritto non è mai violenza!!! Che si vada a studiare un po’ di diritto anzichè fare politica. E poi da certe persone certe posizioni sono praticamente scontate. Bastava solo che Dino Laudani scrivesse il suo nome. Il suo intervento non dice nulla di interessante sulla wuestione. Io dico invece: Fiorenza ha diffamato o no gli assessori in questione? Dove sta il confine tra la satira e la denigrazione? di questo dobbiamo parlare. Fare il politico impegnato non significa essere lo zimbello di chi invece fa politica spacciandosi per giornalista super partes.
    Io, personalmente, credo che la verità stia nel mezzo.
    Antonio P.

  33. Antonio P., si propriu bestia ca cuda! Non mi pare che la denigrazione, ammesso che sia stata fatta, sia un reato penale. Vai a studiare, invece di fare il bortaborse e il lecchino militante. E poi un giornalista che esprime dei commenti politici è cosa diversa dal fare politica. Bestia ca cuda. Fiorenza non censurare, tanto Antonio P. è un anonimo. CICCIO

  34. Per il fantomatico signor Antonio P. (sempre che esista???).
    Vedi art. 1438 codice civile.
    DINO LAUDANI

  35. Inutile dare peso agli idioti. Si rendono anonimi proprio perché sanno che dicono delle stronzate e si vergognano di loro stessi. Resta il fatto, al di là dei lecchini, che abbiamo degli assessori pessimi. Fossi io Mario Cantarella, li manderei subito a casa e farei una amministrazione di scelte coraggiose e radicali. Salvo Galvagno

  36. Ribadisco: Dino Laudani non capisce un’acca di diritto. Vatti a leggere tu l’art. 1438 cc, dove si spiega proprio che la minaccia di far valere un diritto non è violenza, a meno che uno non se ne serva per ottenere vantaggi ingiusti. mi spiego con un esempio: Se c0’è un mio debitore io posso minacciarlo di fallimento per ottterene il pagamento del debito, ma non posso minacciarlo per ottenere interessi usurari. Detto questo, caro Dino, l’assessore Ingiulla fa valere un diritto legittimo, la cui minaccia non costituisce affatto violenza. Il diritto, per fortuna, è chiaro. Poi le tue interpretazioni politiche sono un’altra cosa. Aggiungo per Ciccino (lui sì che si firma!) che la diffamazione è proprio reato penale (mi spiace deluderti)!!! Quindi anziché sparare a zero sulla gente informatevi, Laudani e Ciccino, prima di parlare.
    Perché nessuno dice per esempio che Ingiulla ha fatto un interessante post sul blog di Ventura dove si parla di cose concrete. Contestatelo sui fatti che ha realizzato, e lasciate perdere la giurisprudenza.
    Torno a dire: qui il problema sta nel vedere dov’è il limite tra libertà di opinione e diffamazione. Su questo si può parlare liberamente. Ma lasciate stare il diritto.
    Antonio P.

  37. SALVO GALVAGNO IL PRIMO A NON CAPIRE NIENTE SEI PROPIO TU……..EVITA DI FARE COMMENTI INUTILI.
    un giovanotto

  38. Antonio P. si propriu bestia cu tri cudi. Un conto è diffamare, altra cosa è denigrare. Studia un altro po’, vedrai che con un po’ di lecchinaggio in più, i tuoi amici di partito prima o poi ti sistemeranno…

  39. Fiorenza affinchè noi ci capiamo qualcosa di più sei stato rinviato a giudizio o il giudice ha dato il non luogo a procedere?

  40. Al momento sono stato semplicemente informato della presentazione di due querele. Non ho ricevuto nessun’ altra comunicazione, tanto meno di rinvio a giudizio. Ovviamente non avrei alcuna difficoltà a spiegare le mie ragioni davanti ad un giudice.

  41. Ragazzi ma di che stiamo parlando? Ogni giornalista che fa bene il suo mestiere incappa in denunce per diffamazione e anche in caso di condanna si tratta sempre di sciocchezze. Mi pare che questa amministrazione vanti un ex assessore che quando era ancora in carica è stato rinviato a giudizio per abuso d’ufficio. Queste sono le cose gravi su cui discutere e non le querele presentate tanto per cercare di intimidire Fiorenza. Salvo Galvagno (a differenza dei vigliacchi anonimi, io mi firmo e sono disposto ad incontrarmi faccia a faccia, al bar Scandurra vi va bene?)

  42. Calma ragazzi, verrebbe da dire. Non entro nel merito dei discorsi se Fiorenza o gli Amministratori siano i colpevoli. No, assolutamente. Non sono giudice. Non a caso, ci sarà una sentenza e un responso ufficiale. A differenza di taluni faccio un passo indietro in tutto questo mare. Lo faccio per non prendere il largo e ritrovarmi alla fine un naufrago solitario. Viene puntato il dito contro l’anonimo, l’anonimato e la risposta poi dei curatori vari è secca: tu sei un anonimo, neanche ti considero. Anche quando si dice la verita’. E’ facile per alcuni che si firmano fare un pò di leccaggio snaturato. E’ facile, ribadisco, fare solidarietà con Fiorenza, poi in questo periodo ancora di più. No, cari amici, non è questo il sistema. Non penso che Fiorenza abbia bisogno della solidarietà snaturata di qualcuno. Ben venga quando questa è vera, ma nella stragrande maggioranza dei casi, ne parlavamo con amici giorni fa, si fa quadrato soltanto per dire: oh, tranquillo, sto dalla tua parte…come la solidarietà fatta tempi a dietro all’assessore Lavenia e fortemente denunciata da questo blog con post, speciali, e copie varie…Dai non esageriamo!
    E’ inutile avanzare una propria idea: si è sempre attaccati. Vedi ad esempio il sig. Salvo Galvagno, un generoso distributore gratuito di cattiverie. Ne ha per tutti i gusti. Basta farsi avanti. O ancora Dino Laudani che con le sue ramanzine è divenuto patetico. Ma basta! Deve vincere per forza lui… Complimenti a destra e a sinistra a Fiorenza. Sempre. E in ogni occasione…. Quanta falsità. Da dove scaturisce tutto questo? Avanzo una mia idea, forse verrà censurata, forse verrà denigrata, forse….bhè io la butto sul tappeto. Forse vorrebbe tenersi ben conservato il posto al quotidiano di cui Fiorenza è unico corrispondente per Biancavilla. In modo da tenere fuori altri. Una tattica, a mio modo di vedere, già adottata quando Fiorenza sedeva sulla poltrona di addetto stampa del Comune: gli articoli li firmava il buon Laudani. Ma queste sono voci che circolano… nulla di più…
    Mirco S.

  43. Signor “Mirco S.”, continuo a non capire perché non firmarsi e rendersi identificabili. Ma se preferite, fate pure… Vorrei farle notare che qui nessuno ha chiesto attestati di solidarietà, ovviamente se arrivano tante grazie. Qualcun altro, invece, che lei ha citato, pur di tentare di legittimare la sua posizione ha elemosinato i messaggi di solidarietà. C’è una gran bella differenza. E’ ovvio: al di là delle manifestazioni di vicinanza o meno, ciò che ho affermato lo ribadisco e me ne assumo tutte le responsabilità. Per quanto riguarda “La Sicilia”, beh ho capito ben poco, in ogni caso le ricordo che Dino Laudani ha cominciato a scrivere per il quotidiano catanese quasi un anno prima di me e quindi non è un corrispondente di riserva.

  44. Ma non avete ancora capito? Antonio P. e Mirco S. sono la stessa persona. Si tratta sempre del solito Astronauto Solitario. Vergogna, bestia ca cuda. L’intruso della chiesa madre

  45. Io non ho niente a che fare con Mirco e company.
    Non confondiamo capre e cavoli!!!
    E non mi interessano gli affari che avete in chiesa madre, astonauti e non.
    Antonio P.

  46. Vorrei fare presente a questo Mirco S. che quasi tutti i messaggi di solidarietà sono non firmati, a dimostrazione che qui nessuno vuole farsi bello nei confronti di Fiorenza. Quindi si tratta di messaggi sinceri, anche se a te può dare un certo fastidio. S.S.

  47. GALVAGNO VISTO CHE NON TEMI IL CONFRONTO PERCHE NON INVITI L’ASSESSORE LAVENIA, E TUTTE QUELLE COSE CHE SCRIVI GLIE LE DICI IN FACCIA.

  48. caro amico i tempi sono duri ……..ma tu: mancu 6moddu! eh ? vincenzo cantarella. quello ovvio, si sono io. E, hai capito bbbene! as caput!

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