LA “POLITICA” SOTTO LE POLVERI D’AMIANTO

Sono dieci pagine. Su carta notarile. Una lunga premessa e poi cinque articoli. Sanciscono la ripresa dei lavori per la galleria della metropolitana. Stabiliscono pure di trasportare i materiali di risulta nel vicino sito di monte Calvario (già pattumiera degli inerti inquinati prodotti dalla bonifica delle strade sterrate e dalle opere di urbanizzazione). Seguono due firme. Prima quella del sindaco Mario Cantarella. Poi quella del direttore generale della Ferrovia Circumetnea, Sergio Festa.
Il cantiere era stato chiuso a causa del rilevamento di fibre cancerogene di fluoroedenite e la sua riapertura è possibile adesso grazie alle rassicurazioni dei ricercatori dell’Università di Catania, secondo i quali il livello dei minerali-killer rientrerebbe ora nella norma.
Il nome e il cognome del primo cittadino in calce al protocollo d’intesa tra Comune ed Fce, datato 23 dicembre 2004, ha un duplice significato, di carattere amministrativo e di natura strettamente politica.
Dal punto di vista amministrativo si fa una scelta saggia, di buon senso: consentire alla Fce di completare l’opera (mancano altri 1500 metri da scavare), permettere a Biancavilla di avere la metropolitana senza interruzioni e le possibilità di sviluppo che ne deriveranno, salvare i settanta posti di lavoro degli operai della “Ferrari”, impegnati nel cantiere.
Da un punto di vista politico, la firma di Mario Cantarella rappresenta una giusta condanna, senza appello, nei confronti dell’azione strumentale che, sulla vicenda, molti dei suoi attuali alleati hanno portato avanti quand’erano all’opposizione, contro il sindaco Pietro Manna.
Diversi esponenti istituzionali e politici dell’attuale Centrodestra biancavillese avevano dato vita nel febbraio 2001 ad un comitato (sfacciatamente definito “cittadino”) che, in estrema sintesi, si opponeva a trasportare gli inerti derivanti dalla bonifica delle strade e i materiali di scavo provenienti dalla galleria nel sito di monte Calvario, chiedendo per quest’area l’immediata rinaturalizzazione, senza attendere la fine dei lavori della metropolitana. Dietro a tali richieste -era chiaro, adesso lo è di più- si nascondeva una precisa strategia politica: impedire a Manna di gestire i finanziamenti per bonificare il territorio ed evitare che potesse riuscire a cambiare il volto delle desolanti periferie cittadine. Il comitato si mobilitò, in tal senso, in mille modi, attraverso petizioni, spazi autogestiti in televisione, comizi in piazza Roma, volantinaggi e lettere al prefetto, al ministero, alla Regione. Fu anche ascoltato (e legittimato) da esponenti politici regionali e nazionali, da Giuseppe Castiglione a Fabio Fatuzzo, fino al ministro Altero Matteoli. Non riuscì nell’intento: i fondi, come si sa, arrivarono e si poterono asfaltare le periferie degradate e realizzare fogne e condotte idriche.
L’azione politica del comitato si lega essenzialmente a tre nomi: il preside Luigi Petralia, che ne era (ne è ?) il portavoce, Antonio Portale (attuale presidente del consiglio comunale) e Dino Pennisi (attuale assessore con delega, guarda un po’, alle problematiche di inquinamento ambientale da fluoroedenite). Oltre a loro, il gruppo annoverava anche Alfio Petralia, Alfio Amato, Enzo Meccia, Rosa Bonanno, Alfio Battiato, Antonino Scaccianoce, Placido Conti, Placido Ventura e Giuseppe Milazzo, questi ultimi (allora segretario e consigliere di Rifondazione comunista) allontanatisi dal comitato non appena il partito entrò in giunta (siamo nel maggio del 2002).
La nomenclatura, più di ogni altro elemento, chiarisce come il “comitato” non fosse altro che un blocco politico anti-Manna. A questo va aggiunto che da quando diversi componenti hanno fatto “carriera”, sedendo su qualche poltrona, il portavoce del comitato ha perso la voce ed ha abbandonato quella che, con insopportabile retorica, definiva «battaglia per il bene di Biancavilla e dei nostri figli».
Eppure con la sua firma, Mario Cantarella ha fatto una scelta che in buona sostanza è diametralmente opposta alle istanze del preside Petralia, di Portale e di Pennisi avanzate ai tempi dell’amministrazione Manna. Con il riavvio dei lavori nella metropolitana, il sito di monte Calvario accoglierà migliaia di metri cubi di inerti e la sua bonifica sarà inevitabilmente ritardata. Su una simile decisione e sul percorso amministrativo che ad essa ha portato, il comitato ha però preferito il silenzio.
Di fronte a questa situazione, in un paese normale, ci si attenderebbero due reazioni. Da una parte, un’opposizione di Centrosinistra, ereditiera dell’esperienza Manna, avrebbe dovuto gridare allo scandalo, facendo emergere l’incoerenza di comportamento dei personaggi sopra citati, che non hanno rinunciato neanche alla possibilità di strumentalizzare la “questione amianto”, dietro alla quale ci sono sofferenze e lutti (gli ultimi quattro decessi per mesotelioma si sono avuti appena qualche mese fa).
Dall’altro fronte, sarebbe auspicabile e dignitoso, da parte del preside Petralia, pronunciare delle scuse nei confronti di tutti i biancavillesi oppure, se volesse dimostrare la sua buona fede, prendere le distanze dai suoi compagni di (dis)avventura. Ci si attenderebbe pure, per necessità di coscienza personale e politica, che Pennisi rassegnasse nelle mani del sindaco la delega alle problematiche di inquinamento da fluoroedenite (non avendola onorata). E che Portale andasse in tv (luogo in cui prima era quotidianamente presente, ora non si vede più) per esprimere la sua contrarietà alla scelta di Mario Cantarella, altrimenti la sua sottomissione per squallido (seppur non inedito) opportunismo politico.
Dovrebbe accadere questo. Ma in un paese normale. Qui, invece, siamo a Biancavilla. Nella repubblica autonoma di Biancavilla. In cui tutto è permesso alla classe politica. In cui tutto si può fare e dire, per poi fare e dire l’esatto contrario, senza neanche arrossire un po’. Tanto nessuno mai chiederà conto e ragione. E così avverrà fino a quando il fiato dell’opinione pubblica non si poggerà sul collo degli inquilini del Palazzo. Come accade in tutti i paesi normali.
Vittorio Fiorenza

LA “POLITICA” SOTTO LE POLVERI D’AMIANTOultima modifica: 2005-01-18T15:00:00+01:00da v_fiorenza
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13 pensieri su “LA “POLITICA” SOTTO LE POLVERI D’AMIANTO

  1. Oh “grazie” Sindaco per aver commesso un piccolo “errore”. Finalmente il nostro giornalista Fiorenza mette in “chiaro” sotto un aspetto altamente politico il grande problema dell’amianto. Un bel po di polvere sulla situazione è stata depositata per anni dal nostro Pietro Manna, e non venitemi a dire che è stato lui ad accorgersi del problema amianto…Guard a caso il nostro, vostro caro sindaco Manna ha realizzato strade e rete idrica come dice Fiorenza qualche mese prima delle elezioni comunali. Questo è sotto gli occhi di tutti. Certo lui ha trovato il cassettino del palazzo di città strapieno di denaro, senza considerare i soldini della provincia e della regione. Questa è la spiegazione perchè ha realizzato così “tante” opere. Ricordo che nel suo volantino di campagna elettorale “Fatti e non parole” prometteva AI CITTADINI la sistemazione in pochissimo tempo delle strade, che durante i suoi primi cinque anni non ha saputo realizzare.
    Questa critica, se la si può definire così, a cosa porta??? Mette in chiaro cosa??? Sarebbe un’ennesima ribellione contro l’attuale amministrazione . Be quello che è giusto e giusto. Sono pienamente d’accordo su Fiorenza quando dice che il comitato, diciamo così, ha e sta facendo molto. Ma va, va, va… sappiamo tutti che basta sia hanno i soldini assicurati tutto passa. Questo è quando emerge dai nostri Portale e Pennisi soprattutto, che ora al potere hanno perso la parola…Per Petralia poche scusanze poteva prendere posizione.
    Questo atteggiamento da parte dei “governanti” non è uguale a quello del nostro sindaco Cantarella che è sempre attivo e disponibile con la gente. Con questo non mi alleo con l’attuale amministrazione , ma è quanto emerge. Mi domando ma anche con Manna ero lo stesso???Sta a voi rispondere.
    Saluti, la formica

  2. Carissimo Fiorenza, i giacobini ipocriti sono una mia vecchia conoscenza e le garantisco che sono peggio dei preti che governano la sua amata cittadina. Le attuali condizioni democratiche garantiscono anche queste sfacciatagini, ai miei tempi…sarò ripetitivo…re cidevano le teste per questi comportamenti. Quanta colpa avete voi informatori in tutto questo? a parte il suo blog, né i quotidiani né la vostra cara tv locale parlano. Come vuole che lo sappia l’opinione pubblica? attraverso l’inesistente (ahahah) opposizione, che nel frattempo si elegge i peli dell’ombelico. Ai vostri attuali amministratori pentiti (di aver fatto parte del comitato) auguro lunga vita così che qualcuno gli rinfacci le loro ipocrisie. Ai cittadini importanti e sciagurati auguro di essere un pò più svegli e non farsi trascinare in certe farsate. Agli amministratori preti auguro di avere sempre questo successo amministrativo per la vostra salute e l’immagine del bel paesello. E SEMPRE COMPLIMENTI!!! de Sade

  3. e brava LA FORMICA un’opera di simil lecchinaggio spudorato non si vedeva da molto… ma non mi dica che anche a Lei, le è stato offerto lavoro (da qualche amministratore) , magari assegnando i posti al teatro comunale durante le serate della stagione teatrale. COMPLIMENTI (sa per fare qualche citazione), le auguro un futuro illuminato da “MASCHERA” ovviamente (ma non di cinema… di teatro!). Lei sì, che ci fa riscoprire la commedia dell’arte, che teatrante…
    ossequi Pasquino

  4. Non ho voluto o meglio non ho capito cosa ha detto il nostro pasquetto o meglio pasquino…sicu ramente sarà stata un grande lecchino di manna visto che scrive ste fisserie…chi sta con manna imbara a mannare, chi sta con cantarella impara……… ….Cosa??? Bo!
    Comunque perchè Vittorio questi argomenti pesanti, tratta qualche problema che richiami l’attenzione della città…nell’a ltro blog ho visto una partecipazione sull’ultimo pezzo delle chiese, anche se non capisco il motivo tutto sto schifio… Con la formica sia Fiorenza, che Ventura che qualche altro che non ricordo non la passeranno liscia.
    Saluti, La formic

  5. Caro Vittorio, la scelta compiuta dall’attuale amministrazione di autorizzare la ripresa dei lavori per completare il tunnel ferroviario è stata una decisione di lungimiranza politico – amministartivo. Le valutazioni politiche che stanno alla base di detta risoluzione sono state condivise, in occasione di una seduta pubblica tenutasi nel palazzo municipale in autunno, da diverse forze politiche presenti nel consiglio comunale.Ciò manifesta la serietà e l’impegno con cui alcuni rappresentati dei cittadini Biancavillesi affrontano le questione di rilevante intetresse per la Nostra Comunita.Nessun a demagogia, nessuna pretestuosità, nessun calcolo politico è stato posto alla base della scelta. Chi ha condiviso la decisione di autorizzare la FCE a riprendere i lavori lo ha fatto pensando che, accando agli inevitabili problemi di matura igienico – sanitaria, ciò possa essere compensato da una crescita socio – economica per il Nostro Paese.

  6. Io condivido la scelta del Comune di fare riprendere i lavori nella galleria per la Fce. Anche Fiorenza dice questo, ma il curatore del blog evidenzia anche degli aspetti politici riferiti a qualche anno fa che nessuno può smentire. Io ricordo perfettamente la raccolta di firme che il famoso comitato fece contro i materiali del tunnel da buttare a monte Calvario. A questo punto ha ragione Fiorenza: quella battaglia era una battaglia politica contro Manna e non aveva nessun interesse pubblico. Portale e Pennisi devono vergognarsi per quello che hanno fatto. Vadano a casa questi due, che hanno giocato sporco. Si guardino allo specchio e si vergognino. Ma come fanno a guardare i loro figli con la coscienza sporca? Hanno fatto una lotta politica spudorata dimenticando i morti che ha provocato l’amianto a Biancavilla. Dimettetevi, siete la parte peggiore del peggio che la politica locale possa offrire. AP

  7. Si fa presente ancora una volta che la linea seguita da “Scusate il disturbo” nella pubblicazione dei commenti dei lettori è legata al rispetto delle opinioni altrui. I commenti contenenti insulti e sfottò su quanto espresso nei post, quindi, non troveranno spazio in queste pagine, soprattutto se anonimi. Inutile insistere.

    Si ribadisce, inoltre, che questo blog è assolutamente sconsigliato a perbenisti e professionisti della dietrologia. La libertà di espressione garantita continuerà ad essere massima.

    Chi vuole lasciare un proprio contributo può farlo liberamente, anche in maniera anonima, con qualsiasi argomentazione, attinente l’argomento proposto. Ogni opinione, soprattutto di segno opposto a quella presentata nei post, sarà naturalmente ben gradita perché elemento di stimolo per un dibattito sereno su ciò che accade nel Palazzo e dintorni.

    Coloro che desiderano, invece, sfogare semplicemente le proprie repressioni sono pregati di andare altrove: questo sito non fa per voi. Altrimenti si abbia il coraggio di rendersi riconoscibili e si dia la possibilità a chi viene chiamato in causa di rispondere faccia a faccia.

    GRAZIE E… “SCUSATE IL DISTURBO”

  8. Caro Vittorio, penso come te che l’amministrazi one abbia fatto bene a dare il via libera ai lavori di un opera che, se fatta seriamente, porterebbe a Biancavilla solo giovamento. Per quanto riguarda l’attività del comitato mi piacerebbe sentire chi ha cambiato idea; la conversione non si rifiuta a nessuno. Comunque mi colpisce che nessuno abbia sottolineato le ipocrisie dei sinistrorsi appartenenti al comitato, a questi hanno tagliato la lingua? perché ai tempi avevano aderito al comitato? forse anche, e soprattutto, loro avevano interesse ai giochi politici della vecchia amministrazione . Tu dici che c’era chi non voleva l’arrivo dei finanziamenti a Biancavilla (i destrorsi), ma cosa nasconde l’attegiamento dei non pochi (i sinistrorsi) che comunque erano d’appoggio all’amministar zione Manna? sicuramente questa storia sfata anche il mito che a sinistra sono buoni. La gestione di quei finanziamenti faceva più gola del desiderio di bloccarli. Comunque, indipendentemen te dai litigi politici, ogni tanto a Biancavilla succede qualcosa di buono. A proposito, non ho ben capito il trattamento dei materiali di risulta e il progetto di bonifica, tanti anni lontano da Biancavilla mi fanno sfuggire qualcosa, speriamo che anche questo progetto sia d’esempio per la gestione dei lavori pubblici. Alfredo

  9. Vedo che gli argomenti diventono sempre più interessanti, bisogna dare il giusto merito al curatore lo straordinario Vittorio Fiorenza. Purtroppo caro Vittorio ci sono dei “signori” che lavorano affinchè gli altri non lavorino…e fai bene ad eliminare le loro, se le possiamo definire così, osservazioni. Ti capisco, lo stesso sta capitando a me…volevo infatti annunciare a te e a tutti i tuoi 28 mila e passa visitatori che Biancavilla allo specchio sta cambiando indirizzo, per dare un maggiore spazio ai cittadini biancavillesi, in primo luogo, e a tutti i visitatori di dire la loro per avviare un confronto di idee che devono sempre essere di stimolo per cambiare veramente in meglio la nostra comunità.
    Saluti a tutti….
    Vincenzo Ventura

  10. perchè il monte calvario non è stato ancora bonificato? e perchè fanno ancora costruire fabricati alle pendici del monte amianto??? se qualcuno del “palazzo” mi darebbe una risposta ne sarei lieto!!!!

  11. carissimo, in questa occasione hai dimostrato, -ma non era necessario-, che la tua è informazione “liberaaaaaaaa a” da condizionamenti di parte, perchè chi si lamenta spesso è fazioso se non settario e democraticament e sempre dalla sua con una sola verità e in più la detiene solo lui. Questo/i signore/i ancora non hanno capito che bello e cattivo tempo non perdura tutto il tempo. Hasta la victoria siempre okkei vito. Ecco, per chi suona la campana! lo si vede in piazza Roma con le mani in testa, ops alle orecchie. Un dì spero tutto questo assumerà una nuova immagine. A presto tu 6 anche noi!!! (ancoramuti! chissa per quanto tempo ancora)! un vanto: quando narri 6 chiarissimo. ciao da vincenzoamico” thrue”.

  12. Non facilmente qualificabile sig. Fiorenza,

    sono il preside Petralia, per il quale, non so per quale misteriosa dis-empatia, lei nutre tanto astio, che poi riversa nei suoi non sempre edificanti articoli.
    Non ho il discutibile piacere di conoscerla, per cui non mi è facile capire il motivo del suo livore nei miei confronti (vedasi anche – a mo’ d’esempio – l’articolo apparso su “La Sicilia” del 13 Nov. 2001 dal titolo “Biancavilla – tremila firme contro la discarica”
    Ciò malgrado, sono in perfetta sintonia con lei quando afferma che il recente protocollo d’intesa sottoscritto dal sindaco Cantarella con la direzione della FCE sia in perfetta antitesi con quanto il comitato, di cui ero (e sono – visto che non è mai stato sciolto -) il portavoce, si prefiggeva di ottenere.
    Visto che non sono stato mai legato ad alcuna greppia, che non ho mai tenuto ad alcuna poltrona o a prestigiose posizioni di addetto ad alcunché, per coerenza e sulla scia di quanto il “Comitato” (di cui, strada facendo, ho effettivamente perso alcuni “pezzi”) si era proposto, appena appresa la notizia della firma del protocollo d’intesa, ho scritto una nota – che le allego in coda a questa mia – indirizzata al Ministero dell’Ambiente e, p.c., ad altri enti e personalità interessate e che, personalmente, ho consegnato brevi manu al sindaco Cantarella.
    Per me, quando si tratta di salvaguardare la salute dei cittadini, non fa alcuna differenza che ad amministrare Biancavilla ci sia Manna o Cantarella (peraltro entrambi miei personali amici) e, come vede, non debbo chiedere scusa ai cittadini biancavillesi per alcuna incoerenza di sorta: ora, come allora, mi stanno a cuore le sorti e la salute dei miei concittadini e per esse mi batto con tutte le mie forze. Le uniche scuse, forse, dovrei farle a lei per non averla informata delle mie azioni, in modo da evitarle una caduta di stile come quella occorsale in occasione del suo malaugurato articolo ed un’ulteriore preziosa occasione, per lei, di tacere.
    Non mi sono mosso prima perché le azioni dell’amministra zione comunale, fino ad un certo punto, mi sembravano in sintonia con quanto il “Comitato” si era prefissato di ottenere. Almeno fino alla firma del protocollo d’intesa cui ho fatto cenno ed allora mi è sembrato doveroso muovermi.
    Tanto le dovevo per una sua corretta informazione e, se volesse farmi ricredere sulla sua buonafede di giornalista (visto che sulla mia credo che nessuno nutra o abbia mai nutrito dubbi), dovrebbe ritrattare alcune argomentazioni del suo articolo in quanto credo che lei mi sia debitore di alcune doverose precisazioni che riguardano la mia persona ed il mio comportamento.
    Luigi Petralia

    ALLEGATO

    AL MINISTERO DELL’AMBIENTE
    SERVIZIO RI. BO.
    R O M A

    e, p.c. :

    – AL SINDACO DEL COMUNE DI
    B I A N C A V I L L A – S.p.m. –

    – ALL’UFFICIO DI GABINETTO DEL
    MINISTERO DELLA SALUTE
    R O M A

    – AL dr. PIETRO COMBA
    DIRETTORE REP. EPIDEMIOLOGIA AMBIENTALE
    E MONITORAGGIO BIOLOGICO IST.SUP. SANITA’
    R O M A

    – A S.E. IL PREFETTO DI
    C A T A N I A

    – ALL’ASSESSORATO REGIONALE
    TERRITORIO ED AMBIENTE
    P A L E R M O

    – AL DIRETTORE DEL DIP. DIL DELL’ISPESL
    R O M A

    – AL DIRETTORE DELL’IST. SUP. DI SANITA’
    R O M A

    Oggetto : Rimostranze e richiesta di chiarimenti in merito all’autorizzazi one, da parte dell’amministra zione comunale di Biancavilla, all’estrazione di materiale inquinato ed alla conseguente discarica dello stesso all’interno del sito di Monte Calvario.

    Sono il Sig. Luigi Petralia, presidente del comitato contro la discarica di materiale inquinato dalla fluoroedenite nel territorio di Biancavilla (sito di interesse nazionale).

    Ho anche partecipato, dietro vostro formale invito, a qualcuna delle conferenze di servizio su Biancavilla indette da codesto spett.le Ministero a Roma ed a Siracusa (mai a Biancavilla, perché mai invitato dall’amministra zione comunale!) ed ho seguito costantemente l’evolversi della situazione in loco, nella speranza che le cose andassero nella direzione prospettata da codesto Dicastero ed auspicata e condivisa dal Comitato che presiedo.

    Negli scorsi giorni, però, attraverso un’emittente locale, ho appreso che il Sindaco di Biancavilla ha firmato un protocollo d’intesa con la direzione della FCE (Ferrovia Circum-Etnea) con il quale si autorizza la stessa F.C.E. a riprendere i lavori di scavo per la metropolitana all’interno del territorio biancavillese (scavi bloccati da anni, dietro ingiunzione perentoria del Ministero della Salute e dell’ISPESL) ed a depositare il relativo materiale di risulta all’interno del sito, già abbondantemente inquinato, del monte Calvario.

    Mi chiedo e Vi chiedo se tale protocollo sia stato concordato con codesto Ministero e/o con quello della Salute e se l’ARPA, che si era, per tanto tempo, interessata della questione abbia dato il suo placet alla ripresa dei lavori, stante il fatto che, fino a qualche anno fa, la sede di scavo del tunnel per la metropolitana risultava essere fortemente inquinata (vedasi relazione dell’ISPESL del 2000).

    Mi chiedo e Vi chiedo :

    – Come mai, all’improvviso, la quantità di inquinanti si è tanto drasticamente ridotta, al punto da autorizzare la ripresa dei lavori ?
    – Sono stati fatti, da parte dell’ISPESL, nuovi prelievi ed analisi con risultati discordanti rispetto a quelle del 2000 ?
    – E, soprattutto, codesto Ministero ha approvato ed è al corrente dell’inopinata ripresa dei lavori e dell’uso del “sito Monte Calvario” quale discarica del materiale di risulta (inquinato) dello scavo ?

    Fiducioso in un sollecito riscontro a questa mia e, soprattutto, ad un intervento deciso di codesto Dicastero, porgo cordiali saluti.

    Luigi Petralia
    Via Curiel, 22
    95033 – BIANCAVILLA (CT)
    luigipetralia@h otmail.com

  13. Gentilissimo preside Petralia, la ringrazio per l’attenzione riservata a “Scusate il disturbo” e il contributo che ha voluto dare al dibattito. Sono doverose, da parte mia, alcune considerazioni. Innanzitutto, mi creda, non nutro, nei suoi confronti, nessun livore. Lei stesso, d’altra parte, evidenzia che non ci conosciamo personalmente, quindi non ho ragione alcuna per esprimerle astio personale. In questo post ho semplicemente manifestato il mio pensiero sul comportamento (a mio avviso politico) tenuto dal comitato di cui lei è portavoce in merito alla bonifica di monte Calvario. Ho evidenziato (si tratta del mio punto di vista) che ai tempi di Manna il vostro gruppo era particolarmente battagliero, attento e attivo a qualsiasi movimento dell’ex primo cittadino sulla “questione amianto”, prendeva posizioni pubbliche, andava in tv, inviava comunicati stampa, promuoveva riunioni, persino ad alti livelli. Ho constatato che, dall’ insediamento di Mario Cantarella, nonostante le scelte compiute dal Comune siano state opposte alle vostre richieste, il comitato si è eclissato e si è lasciato andare ad un silenzio molto sospetto. Mi sono posto degli interrogativi. Sono giunto alla conclusione che il comitato, altro non era che uno strumento politico in mano ad avversari del Centrosinistra che, facendo leva sulla problematica di inquinamento ambientale, hanno tentato in tutti i modi di ostacolare l’azione di Pietro Manna. Prova ne è che tutti i componenti del comitato sono sostenitori dell’attuale sindaco (liberi di farlo), alcuni dei quali con posizioni istituzionali di rilievo. Troppo comodo, preside Petralia. Una situazione simile (altro che tacere) non poteva non essere “trattata” in questo blog, che usa un linguaggio volutamente irriverente, tagliante, pungente, rispettosamente spietato, ma che non ha comunque la pretesa di fare da Cassazione. Che dire? Prendo atto della sua lettera di rimostranze inviata al ministero (esprime una posizione personale o comprende quella di Portale, Pennisi, Amato e gli altri ?), i cui toni potrebbero convincermi della sua buona fede. La invito a riflettere, però, sul fatto che quel gruppo si sia praticamente dissolto e che il resto dei componenti del comitato non abbia avuto la sua stessa onestà intellettuale. Per questo, ritengo che l’impalcatura delle mie considerazioni rimanga valida più che mai. In attesa di avere il piacere (indiscutibile) di conoscerla personalmente, la saluto con cordialità e senza livore, Vittorio Fiorenza.

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