QUALCUNO ERA COMUNISTA (E L’ALTRO FASCISTA)

Più che un rilancio, un papocchio in salsa biancavillese. Scusate, ma che altra definizione trovare? Siamo seri. Dimenticate per un momento le vostre convinzioni politiche e le simpatie personali, riflettete un minuto. Ci era stato detto che l’azzeramento sarebbe servito a chiudere polemiche e diatribe e a resettare gli equilibri tra gli alleati. Ci era stato promesso che l’operazione sarebbe servita a motivare la coalizione. Ci era stato assicurato che sarebbe stata ricostituita una giunta di rigore e di alto profilo, proiettata alle prossime Amministrative. E invece?
Invece, tutto si è risolto in un banalissimo gioco di poltrone e rimescolamento di nomi, utile a far saltare qualche ingombro, che poco o niente ha a che fare con una visione in prospettiva, tanto meno con il programma amministrativo. Potevano dirlo prima. Soprattutto Forza Italia, che da mesi chiedeva il terzo assessore o la vicesindacatura o la presidenza del Consiglio o la vicepresidenza o deleghe più corpose o il direttore artistico o incarichi professionali. Un grande botto per una fioca scintilla. Tempo perso. Spettacolo circense. Squallido teatrino di provincia. Peggio dei peggiori “film” proiettati dal Centrosinistra.
E poi… Già, come non parlarne? Il Fatto. Il Grande Fatto. Il ripescaggio di Alfio Petralia. Il compagno Petralia. In una Biancavilla lontana anni luce dalla partecipazione democratica, in una Biancavilla indifferente e apatica, può capitare (ed è capitato) che un’operazione come la nomina di un ex comunista ad assessore di un sindaco post-fascista (nomina che ha tutti gli elementi per essere definita “storica”) passi sotto un sorprendente silenzio. Un assordante silenzio, che la dice lunga sul grado di interesse dei biancavillesi alla vita pubblica. Nessun esponente della “classe dirigente”, nessun intellettuale o libero pensatore ha aperto bocca. In tv, il primo cittadino, non a caso, ha avuto modo di commentare che la gente non ne vuole sapere di tutti questi discorsi politici: la verifica, il rimpasto, le polemiche, i botta-e-risposta. E lo ha detto con tono consolatorio. Una consolazione per una realtà di mutismo menefreghista che, invece, dovrebbe essere motivo di preoccupazione per tutti. Una comunità che non giudica e non si occupa dei comportamenti dei propri rappresentanti politici non dimostra un grande senso democratico! E, come volevasi dimostrare, ecco il silenzio sulla nomina di Petralia, già sindaco comunista, già consigliere e assessore comunista, già segretario del Pds, già segretario dei Ds, già avversario storico di Mario Cantarella. Già, già, già.
Sia ben inteso, il prof. Petralia merita tutto il rispetto personale e politico di questo mondo, se non altro perché, a differenza della quasi totalità dei suoi colleghi, ha una storia politica, un percorso politico, un’esperienza politica, qualità non rintracciabili nei politici allo sbaraglio di nuova generazione. Ma la polemica sulla sua storia personale che fa scintille con quella del sindaco ci deve essere consentita. Per capire come uno rosso che più rosso non si può si trovi a fianco ad un sindaco tradizional-clerical- processionaro che più tradizional-clerical- processionaro non si può.
I due proff sanno che un’operazione del genere, in tempi non lontani, avrebbe provocato ben altre reazioni: calci in culo a Petralia dai compagni, legnate a Cantarella dai camerati. E’ ovvio che non siamo nostalgici di quei tempi e non auspichiamo punizioni corporali ai due estremi che si sono ora incontrati («…dove Nietzsche e Marx si davano la mano», cantava Venditti). Ma un minimo di spiegazione, la diano. Magari evitando di appellarsi a quelle stronzate che in casi analoghi si balbettano: non ci sono più gli steccati ideologici, il Muro di Berlino è stato abbattuto, la Guerra Fredda è finita, Destra e Sinistra sono concetti superati, l’11 Settembre, Bin Laden, Saddam e così sia. La solita litania che quei poveri illusi e idealisti della politica che ancora ascoltano vinili graffiati di Guccini e Pietrangeli e cassette semi-smagnetizzate di Lolli e degli Inti Illimani, si devono sorbire ogni volta che pretendono un minimo di senso etico.
E’ naturale che nel corso della vita si possano cambiare posizioni e convinzioni, anche così radicalmente. Lo sappiamo, non siamo così squadrati. Ma questo comporta un tormentato e lentissimo processo di rivalutazione interiore, simile a quella di un cristiano che si converte al buddismo. A differenza del rivolgimento del credo religioso, che è una scelta intima, la messa in discussione delle convinzioni politiche e ideologiche, per chi fa attività istituzionale, impone però un outing graduale, non dall’oggi al domani. L’ultima, significativa uscita pubblica del prof. Petralia risale alla sua candidatura come capolista (non eletto) dei Ds nel 1998. Lo abbiamo “lasciato” a Sinistra. Certo, poi, alle ultime elezioni comunali ha fatto altre scelte e ha anche candidamente fatto da supporter a Mario Cantarella. Ma da qui, ad un impegno istituzionale a fianco del suo ex avversario, il passo è grande. Come si può? Condivisione di progetti o un semplice modo di fare una pernacchia alla Sinistra, tanto detestata? Motivazioni fragili, comunque la si voglia vedere. Che non valgono il rinnegamento di battaglie, idee, rapporti ed esperienze passate. Che non valgono una così plateale azione di trsformismo.
No, non si tratta di «uno come altri». Petralia non può essere paragonato a Rosetta Bonanno (passata dai Ds all’Udc) o a Salvatore Scirocco (da Rifondazione comunista all’Udc). Non c’è misura. E nemmeno si possono citare i casi di Andrea Ingiulla (da compagno socialista alla corte della Cdl), Salvatore Mazzone (dai Verdi a Forza Italia), Enzo Meccia (nato nel Pci, oggi in Nuova Sicilia) o, esemplare classico di “politico saltellante”, di Antonio Portale (non elenchiamo i suoi passaggi, si imballerebbe il computer). Persino il paragone con Carmelo Nicolosi (da nemico di Manna a suo assessore) non regge. Il caso di Petralia, per il suo percorso, il suo spessore, la sua statura politica, ha caratteristiche uniche. Per questo, i biancavillesi pensanti dovrebbero riflettere. Un paese che perde la sua capacità ad indignarsi, non ha futuro.
La politica o è scontro di idee (senza molotov e manganelli, certo) o non è. O è differenza di posizioni o non è. O è linearità di percorsi o non è. Diamo conferma, altrimenti, al qualunquistico “tutti gli stessi sono”.
E’ ancora più triste che l’operazione “amici per la pelle” Petralia-Cantarella (che effetto vederli uno a fianco all’altro, in aula) sia stata attuata non da due centristi alla Portale con la concezione della politica “un po’ di qua e un po’ di là”, ma da due “puri e netti”, oltre che da due insegnanti, che in classe dovrebbero educare ad una politica trasparente, sana, senza confusioni, senza inciuci (che «cattivi maestri»). E dovrebbero educare soprattutto alla coerenza. La coerenza… qualità ormai bandita in politica! Ci vorrebbe una petizione da rivolgere a Zingarelli e ai De Voto-Oli affinché si muti il significato della voce “coerenza” nei loro vocabolari e la si aggiorni secondo i nuovi comportamenti.
A questo punto, il prossimo candidato a sindaco della Sinistra perché non si impegna a designare quale suo assessore Vincenzo Randazzo? L’esponente di An saprebbe dare il suo buon contributo, visto che non gli è stato concesso da questo sindaco.
Ma come prescindere dal diverso riferimento a valori, ideali, principi? Anche in una piccola realtà come Biancavilla? Altrimenti diciamolo chiaro: aboliamo gli schieramenti tradizionali e i simboli dei partiti (in quello del sindaco resiste ancora la Fiamma Tricolore e la sigla Msi, elementi che per tanti militanti e simpatizzanti di Destra costituiscono ancor’oggi un valore), così da potere scegliere tra due, tre o quattro opzioni di aggregazioni di movimenti civici in base a progetti a scadenza quinquennale.
Sarebbe la morte della Politica basata sul confronto-scontro di diverse concezioni della società. Sempre meglio, però, che calpestarla ipocritamente con intrecci innaturali pur di arrivare ad un posticino di assessore all’Urbanistica in un provincialissimo comune etneo.
«Qualcuno era comunista perché non c’era niente di meglio… Qualcuno credeva di essere comunista e forse era qualcos’altro». Parole di Giorgio Gaber. Da incorniciare nella stanza del neoassessore.
Vittorio Fiorenza

QUALCUNO ERA COMUNISTA (E L’ALTRO FASCISTA)ultima modifica: 2007-02-11T18:55:00+01:00da v_fiorenza
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39 pensieri su “QUALCUNO ERA COMUNISTA (E L’ALTRO FASCISTA)

  1. ma voi eravate convinti che con mario cantarella ed company biancavilla
    sarebbe arrivata ad un cambiamento? poveri illusi questa combagine di fanda politici non e altro che la peggiore degli ultimi ventanni e se qualcuno dell opposizione e non si sveglia fra un anno biancavilla arriverà veramente allo sbando
    con disgusto L.R.

  2. Mi sarei indignato, se solo avessi conosciuto meglio la storia politica biancavillese (sic). E probabilmente non è così solo per me: solo che nel mio caso gioca la cattiva informazione e la giovane età, in quello di molti altri la memoria corta e la giustificazione facile facile.

    Davide Tomasello
    http://www.tommydavid. com
    http://www.biancavilla .org

  3. La precedente amministrazione Manna nè ha combinati di tutti i colori, tra Assessori che andavano e Assessori che venivano. Ma devo dare atto a questo Sindaco che ha superato tutto e tutti, non esiste più la politica del confronto non si capisce più niente. Penso ai giovani che vogliano avvicinarsi alla politica, cadrebbero in una confusione totale da non capirci nulla. Hai ragione Vittorio bell’esempio danno i nostri “politici”

  4. “Qualkuno era comunista”, sto riascoltando questa vecchia canzone di Gaber, che la settimana scorsa proponevo ed invitavo ad ascoltare, nel blog di V. VENTURA.
    Caro Vittorio, cosa aggiungere a quel che tu hai detto? NIENTE!
    La rabbia, semmai, resta per l’apatia, l’indifferenza che soffoca questo paese, comprese le forze politiche e gli uomini di spicco (sic!) del centrosinistra.
    Già, la lezioncina della caduta del muro, delle ideologie che crollano..ecc.. ., ecc…., ormai è un motivo trasversale utile a coprire la carenza di valori, ancor più grave se fatta da chi dovrebbe dare insegnamenti civili ai giovani.
    Ben inteso, il riferimento non è solo per i Prof. “impegnati” nell’amministr azione, ma a tutti i professionisti e genitori che dovremmo svolgere questo compito, e che anteponiamo solo il tornaconto personale.

    Oggi ad Adrano sono state contestate le “furbizie” del sindaco, finalmente la gente fa sentire il suo dissenso.

    E qui? Consoliamoci è carnevale, il carnevale più dolce di Sicilia.
    “C’E’ NA’ CREMA!!!”
    cari saluti

    P.S. nel mio blog continua il sondaggio sulla nuova giunta.

  5. 11-02-2007 alle 15:37
    Non capisco perchè nessuno parla della questione dell’addetto stampa. Nessuno ha notato in che modo (brutale) Giuseppe lavenia è stato buttato fuori dal sindaco…! Per risparmiare, penserà qualcuno? No, per dare lo stesso incarico ad una giornalista di paternò XXXXXXXXXXXXXXX XXXX E’ chiaro che Cantarella si sta preparando la campagna elettorale XXXXXXXXXXXXXXX XX E forse c’è anche riuscito. Contro informazioni pilotate e manipolate, ormai, sono rimasti solo questi blog. Spero che i cittadini possano leggere queste pagine e sentire davvero l’opinione della gene, vera. anch’io deluso dal centrodestra.

  6. Credo che con questa mossa, il sindaco Cantarella abbia perso in maniera definitiva la sua immagine di politico diverso dagli altri, integerrimo, non opportunista, superiore alle beghe spicciole. Una immagine che ormai fa parte del passato.

  7. io mi associo all’indignazio ne lucidissima di Vittorio e di molti altri amici.
    Veramente la fine della politica. Oltre alla fine di idee e di progetti per Biancavilla. Unico obiettivo: tenersi strette le poltrone, e garantirsi un secondo mandato. Mi sembra chiaro l’intento del sindaco. E ora cerca di buttare fumo negli occhi, comprando certa informazione, disposta a dire anchje quantye voltre va in bagno pur di prender soldi.
    Spero che qualcuno dalla sinistra in cui ho sempre creduto si sveglia.
    Salvatore

  8. Articolo condivisibile in tutto. Nessuna cosa da aggiungere. Mi associo alla indignazione per una operazione che dimostra l’uccisione della politica. Antonio

  9. ricordo quando l ex sindaco cantarella parlava nei comizzi di lealtà politica di idologie politiche di inciuci che faceva la sinistra per restare ha galla ma lui si sta comportando anche peggio(scusate ma ho usato l ex
    perche con questultima mossa il sindaco si sia giocato la vittoria).
    IL SOLITO CHE CREDEVA NEL CENTRODESTRA

  10. MARIO MA LEVICI MANU STAI FACENNU RIDIRE U PAISI.(AH DEDICHITI HA LL IPPICA CA E MECHIU SCUTA HA MIA)
    U SAIULARU

  11. MA DAI BELANDI AVETE UN SINDACO CHE TUTTI I PAESI SCANDINAVI SI DESIDERANO E VOI LO VOLETE MANDARE VIA. CARO SINDACO SE NON DOVESSE ESSERE RIELETTO LO INVITO HA CANDIDASI NEL POLO NORD E NON DIMENTICHI FEDE…LE. DI PORTARSI PURE IL MAGIORDOMO.
    IL PINGUINO.

  12. mi associo, e condivido il blog e tutti i commenti.
    Purtroppo non posso firmarmi perchè le mie responsabilità non me lo permottono. Ma qualora ne avrò l’ooportunità dirò apertamente quello che penso.
    Vi prego solo di non accusarmi di codardia. Ci sono altre persone in mezzo che potrebbero venire svantaggiate da una mia presa di posizione ufficiale.
    L’interesse generale mi lega, ma resto convinto profondamente del fallimento di questa esperienza amministrativa che non ha portato nulla di buono a Biancavilla.
    ANONIMO

  13. Buonasera. Quello che conta in questa vicenda e in generale nei comportamenti del primo cittadino non il fatto che altri amministratori si siano compartati più o meno peggio di lui, ma il fatto che egli si sia comportato in questo modo.
    Non si può predicare bene, fare il moralista, indicare delle strade dritte da seguire e poi al primo intoppo o difficolta, pur di grantirsi una eventuale rielzione, tradire tutto quello che si è sempre insegnato. Non è morale, non vi è alcuna etica politica in tutto questo.
    Credo che la lealta politica sia importante come la fiducia nel commercio.
    Se viene a mancare cade ogni cosa, la gente non capisce nulla e massifica ogni tutti. Ritengo che il sindaco abbia cagionato un danno alla democrazia è più in generale alla politica. Quello che si legge da questa alchimia è il seguente motto:prima la poltrona ed il potere e poi l’altro e gli altri. Arrivedrci.

  14. vorrei fare un comlpimento al sindaco cantarella che con la sua politica ha saputo prendere per i fondelli quelli che si credevano di capire di politita e invece sono rimasti con un pugno di mosche in mano. lo invidio per aver creato un consiglio comunale di maggioranza ,di persone che sanno solo dire si o no imbase ah ciò che si vota,e di temporeggiare per le cose concrete comunque io ho visto il consiglio comunale più brutto da sempre, e hai me povera biancavilla che viene rappresentata da questi.
    SPERO FINISCA PRESTO, UN SALUTO DA ANTONIO .P.

  15. Complimenti sindaco, lei ha ammazzato la politica con la P maiuscola e ha di fatto rinnegato le sue lezioncine di moralità politica degli ultimi vent’anni.

  16. Ma dove è finito Vincenzo Randazzo???? Caro Randazzo perchè non commenti le ultime azioni politiche del TUO SINDACO. Il fatto è che al TUO SINDACO sta crollando la terra sotto i piedi, capisce che ha perso consensi e quindi per recuperare terreno ormai senza ritegno accetta tutte le imposizioni che gli provengono dai partiti o da altri burattinai e quindi nomina assessori e consulenti esterni cosi come capita. SENZA RITEGNO E MORALITA’- Caro Vincenzo fallu rusbigghiari al tuo sindaco e rimettilo nella giusta via perchè sta affossando il partito. ALTRO CHE.. SE E’ PER CAMBIARE….CAN TARELLA SI è RIVELATO PEGGIO DEI PEGGIORI DEMOCRISTIANI E ATTACCATO AL POTERE PER IL POTERE. A proposito..ma a te quando la farà fare qualcosa al Comune ? o forse aspetti che ti nomina assessore Pietro Manna il prossimo anno?
    Gino R.

  17. ma siete ancora convinti che il sindaco cantarella è un uomo di partito ?ha poveri illusi lui ha sempre predicato bene ma razzolato male (anzi malissimo),e per questo alle prossime elezioni lui rimarra da solo.
    I.LA RUSSA

  18. scusate la mia intrusione! Il commento firmato I. La Russa, corrisponde a Ignazio Benito La Russa? perchè se è Ignazio di Paternò avrei un pò di cosucce da dirle! se sei tu, caro Onorevole, abbi il coraggio di farci conoscere il tuo indirizzo email, no quello della camera che neanche segui, ma uno personale dove veramente leggi la posta innoltrata, un indirizzo dove i Siciliani, il popolo Etneo, possono inoltrare le loro lagnanze o suggerimenti e sopratutto devi dare riscontro alle Nostre!
    Angelica

  19. ha…………. …… dimenticavo di ricordare al Caro Onorevole di questa Onorata Società, che lei è un nostro DIPENDENDE! non lo dimendichi, perchè noi popolino non ci scordiamo quanto ci costate in termine economico, politico, sociale ecc………… ……..
    Angelica

  20. Noto che nessun commento sia favorevole a questa mossa. In effetti è ingiustificabil e, lascia senza parole. Ma la società civile perché non dice niente? Tanto di cappello a Fiorenza, denunciatore solitario del degrado politico di questa città. FISICHELLA ANTONIO, biancavillese fuori sede

  21. Scusatemi se non centra assolutamente nulla con l’argomento del post,
    ma ho trovato una descrizione di Biancavilla su internet assolutamente sbagliata.
    Infatti nella versione inglese di “Wikipedia, the free encyclopedia”, il nostro paese viene così definito:

    “Biancavilla is a town in the Province of Catania, Sicily. Despite its small size, it has been important for the Cosa Nostra.”

    Va bene che a Biancavilla ci sono tante cose che vanno male…ma non credo proprio che la mafia sia uno degli elementi maggiormente caratterizzanti del nostro paese…forse gli autori dell’enciclope dia avranno fatto confusione con Villabate o qualche altro centro del palermitano in odor di mafia e con una denominazione simile….
    Vorrei invitare, perciò, tutti i compaesani a scrivere a Wikipedia, cosa che è possibile fare attraverso lo stesso sito, per precisare che Biancavilla nulla ha a che fare con cosa nostra.
    Ringrazio Vittorio Fiorenza per lo spazio.
    Elena

  22. Ciao Vittorio, ti sembrerà strano ma neanche io mi indigno, comincio come tutti ad abituarmi all’inutilità delle (non) differenze politiche locali. Non conosco questo neoassessore, ma mi sorprende poco la sua mossa conoscendo molta biancavilla “sinistra”. Complimenti perché non ti sfugge nulla, non gliela fare passare liscia mai. Sai che se fossi lì battaglierei con te, comunque ti seguo sempre. Un saluto da Roma. Alfredo Catalfo

  23. HA TUTTO IL CENTRODESTRA DI BIANCAVILLA VI RESTITUIAMO LE CONDOGLIANZE E CI VEDIAMO FRA 5 ANNI
    IL CENTRO SINISTRA DI BIANCAVILLA.

  24. Minchia, bisogna riconoscerlo! Fiorenza dà fastidio, innervosisce gli amministratori, fa incazzare tutti i politici. Ma ha una capacità di analisi irriverente e dissacrante che merita l’apprezzament o di tutti i biancavillesi dotati almeno di un minimo di libertà di pensiero. Non si può non riconoscere a Fiorenza l’onestà intellettuale di chi, senza volere estorcere al Comune incarichi professionali, esprime i suoi giudizi con l’unico intento di contribuire ad una coscienza collettiva capace di pretendere da chi abita il Palazzo una politica degna di questo nome. In un paese come il nostro in cui tutti si fanno i cazzi propri e nessuno apre bocca, questo blog rappresenta un’oasi di libertà. La sola, forse, che ci è rimasta. Un dito puntato contro non solo la politica in degrado, ma anche professionisti, intellettuali, frequentatori di salotti e parrocchie che preferiscono dare carta bianca ai nostri politici, che ormai fanno e dicono le più becere indecenze senza che ci si scandalizzi più di tanto. Egregio Fiorenza, non ci conosciamo di persona, ma ti seguo ormai da anni e hai la mia stima. Antonio Fichera

  25. Cari sinistroidi, ci rivediamo prestissimo con una nuova caduta del Sig. Prodi. Ma stavolta sarà una caduta mortale.

  26. ai nostri amici destrosi (anzi distrutti) non solo ci siamo ripresi il governo nazionale. ma presto ci riprenderemo pure quello di biancavilla
    L UNIONE DI BIANCAVILLA

  27. Cari/e amici/e, venerdi 09 febbraio faremo un’assemblea del comitato cittadino per la salute e l’ambiente nei locali della CISL di Biancavilla, in via Vittorio Emanuele (vicino al municipio), alle ore 20,00.

    E’ un’assemblea aperta a cui tutti sono invitati e possono partecipare, spero che saremo in tanti.
    Cari saluti
    piero cannistraci

    COMITATO SALUTE AMBIENTE DI BIANCAVILLA

  28. Un saluto a tutti i lettori del blog.
    Scrivo ancora per il commento su Biancavilla di Wikipedia,
    Nella pagina locale del quotidiano ” La Sicilia” di ieri, leggevo che Wikipedia ha rettificato la definizione di Biancavilla.
    In realtà…ancora qualcosa c’è.
    Infatti esiste un programma ” google earth”…, che inquadra l’intero pianeta con i satelliti, compreso il nostro paese.
    Su Biancavilla (ripresa per l’appunto dal satellite) si trova una sorta di palloncino, cliccando su di esso spunta di nuovo la pagina di Wikipedia con la descrizione “incriminata” di roccaforte di cosa nostra.
    Riusciranno il sindaco..il consiglio comunale…e l’opinione pubblica a rimuovere anche questa pagina di Wikipedia da ” google earth”???
    Elena

  29. Gli ex PCI diventano Democratici (Cristiani), e c’è chi vuole appropriarsi dedl Che?

    Lega Nord: “Il Che non era comunista”.
    mercoledì 21 marzo 2007 – 18:58:31, in Italia,
    L’agenzia Adnkronos fa sobbalzare e dà un senso ad un noioso pomeriggio influenzale. La Lega Nord di Arzignano, un villaggio sperduto in provincia di Vicenza, forse contaminato dalle lotte contro l’ampliamento della base NATO, sceglie Ernesto Guevara per la sua campagna di tesseramento e soprattutto lo arruola tra i loro: “il Che non era comunista e dobbiamo smascherare l’appropriazio ne del ‘Che’ da parte della sinistra”. Come dire “Guevara libero, Guevara verde”.

    http://www.etnarossa.s plinder.com

  30. IL FORTE IMPEGNO DEL SINDACO CANTARELLA NEI RITI RELIGIOSI DELLA SETTIMANA SANTA

    QUANDO L’AMMINISTRAZI ONE COMUNALE SI OCCUPA DI CHIESA e non delle cose che davvero competono…..

    GUARDATE COSA MI HANNO STAMPATO ALCUNI….

    COMUNICATO STAMPA

    BIANCAVILLA. E’ IL MOMENTO DELLA SANTA PASQUA

    Biancavilla si prepara a vivere uno dei momenti dell’anno più indicati per vivere una pausa di “riflessione”: è il momento della Pasqua.
    Molti sono i riti della Settimana Santa che si susseguono, anno dopo anno, mantenendo immutato il fascino delle tradizionali cerimonie e processioni che si svolgono – tra un bagno di fedeli – nei sette giorni Santi che quest’anno cadono dall’1 all’8 aprile.
    Puntuale ed attenta come sempre l’Amministrazio ne Comunale, guidata dal sindaco Mario Cantarella, HA ALLESTITO UN PROGRAMMA che – come detto – si presenta rinnovato sì ma nel segno della tradizione e della continuità in termini di folclore e di carattere religioso (COMPLIMENTI PER IL PROGRAMMA ALLESTITO DAL SINDACO!).
    A Biancavilla la Settimana della Passione (LA SETTIMANA DELLA PASSIONE NON è LA SETTIMANA SANTA MA QUELLA PRECEDENTE. SPIEGATEGLIELO! )ha inizio con la domenica delle Palme (con la tradizionale benedizione delle palme e dei ramoscelli d’ulivo) e vede la conclusione con la Domenica di Pasqua, con la caratteristica manifestazione denominata: “A Paci”: l’incontro tra il Cristo Risorto e la Vergine accompagnati da un Angelo.
    All’interno delle due domeniche si incastonano altre cerimonie; fra queste di particolare importanza religiosa e folcloristica sono: le processione de “I Tri misteri” e de “La Cerca”.
    Questo il programma di: “Pasqua 2007 a Biancavilla”.
    I riti religisoi inizieranno a Biancavilla domenica 1 aprile, alle 19:00, quando per le vie del centro cittadino sarà di scena la “Via Crucis Vivente”, una sacra rappresentazion e a cura del convento dei Frati Minori.
    Giovedì 5 aprile, alle 19:30, sarà la volta de “I cruciddi”: la visita ai sepolcri allestiti nelle Chiese di Biancavilla (CI SARà ANCHE IL SINDACO PER L’ENNESIMA PROCESSIONE?).
    Venerdì 6, alle 6 del mattino, sarà il simulacro della Vergine Addolorata che tra le chiese della città darà vita a “La Cerca”; in serata, alle 19:00 (LE AUTORITà RELIGIOSE HANNO DECISO PER LE 19,30, MA SE IL SINDACO DICE ALLE 19…) sarà il momento de “I tri misteri” con la processione dei sette gruppi statuari dei Misteri e della Reliquia della Santa Croce per le vie cittadine che culminerà in piazza Roma.
    Sabato 7, a mezzanotte, la tradizione biancavillese vuole che vi sia “A cascata da tila” all’interno della Basilica Maria Santissima dell’Elemosina” .
    Domenica 8 aprile, giorno di Pasqua, alle 12:00, l’appuntamento è nelle piazze: “Collegiata” ed “Annunziata” con la tradizionale cerimonia (MICA SI SPOSANO, CASOMAI è UN RITO O MANIFESTAZIONE) denominata “A Paci”: processione del Cristo Risorto, della Madonna e dell’Angelo per le via cittadine sino al fatidico incontro delle tre statue (UN’ORGIA!!!! QUANDO L’ADDETTO STAMPA è FORESTIERO BISOGNEREBBE SPIEGARGLIELE MEGLIO LE COSE…).
    A firmare il programma dell’evento pasquale, il sindaco di Biancavilla, Mario Cantarella, ed il direttore artistico del Comune, Giosuè Rubino (UDITE, UDITE!!!!! COMPLIMENTI!! DAVVERO ORIGINALI!)
    “Siamo stati particolarmente attenti – ha dichiarato il primo cittadino biancavillese, Mario Cantarella – a non cambiare alcun dettaglio di quello che è il canonico programma della Settimana Santa a Biancavilla (PER DIRE CHE LORO CON QUELLE MANIFESTAZIONI NON C’ENTRANO PROPRIO NULLA). Si ripeterà, come un copione, anche quest’anno, quel particolare fascino, sia religioso che folcloristico, delle cerimonie e delle processioni nella nostra città (GRAZIE DELLA NOTIZIA)”.
    Intessuto di tradizione è il triduo pasquale a Biancavilla.
    Il Giovedì Santo, giorno in cui si rievoca l’ultima cena di Gesù e la lavanda dei piedi che il Cristo fece ai suoi dodici apostoli, a Biancavilla, significa ritrovarsi all’interno della Chiesa Madre (CI SONO 6 PARROCCHIE PIù DUE COMUNITà RELIGIOSE CHE FANNO LA STESSA COSA! SPIEGATEGLIELO! ) e vivere quel “mistero della fede” visitando, poi, nei luoghi sacri, i cosiddetti “sepolcri” (a Biancavilla sono “I cruciddi”: altari della reposizione. SBAGLIATO I CRUCIDDI NON SONO GLI ALTARI DELLA REPOSIZIONE, MA LE PROCESSIONI CHE SI FANNO PER ANDARE A VISITARE GLI ALTARI DELLA REPOSIZIONE. QUALCUNO RIFERISCA!) allestiti dalle comunità parrocchiali.
    Il Venerdì Santo a Biancavilla inizia all’alba. Alle sei del mattino è la Madre di Cristo, “Addolorata”, che va in cerca del proprio Figlio morto (ALLE 6 NON è ANCORA MORTO!); il simulacro della Vergine fa tappa in tutte le chiese della città, a partire dalla Chiesa del Purgatorio. All’imbrunire (alle sette della sera. INISISTE. ABBIAMO DETTO ALLE 19,30!)), è di scena la suggestiva processione de “I tri Misteri”; sette statue (raffiguranti i momenti topici della Passione di Gesù) si snodano per le vie del centro di Biancavilla, a partire dalla Chiesa di Sant’Antonio, procedendo per via Inessa e via Vittorio Emanuele, sino al classico giro dei Santi (E QUAL è QUESTO CLASSICO GIRO DEI SANTI?).
    Queste le sette statue: “Gesù all’orto”; “Cristo alla Colonna”; l’“Ecce Homo”; “Gesù porta la croce”; “La pietà” ; “Cristo Morto”; “Addolorata” e la “La torcia” (grande cero ligneo: simbolo della devozione biancavillese a Gesù (QUESTO NON LO SAPEVO…)).
    Quest’anno particolare attenzione per una delle statue che, dopo un accurato restyling, è stata riportata al suo antico splendore da un restauratore (COSì UNO A CASO); si tratta della statua dell’“Ecce Homo”.
    “Il restauro della statua dell’Ecce Homo – ha dichiarato il sindaco, Mario Cantarella – è un atto dovuto; rientra nell’ambito del progetto messo in atto dall’amministra zione di “opera di conservazione e di tutela dei beni artistici di Biancavilla”.
    Il Sabato Santo, a Biancavilla, è il momento della “Cascata da tila”: durante la veglia pasquale ed al canto del Gloria si svela il simulacro del Cristo risorto, coperto sino a quel momento da una grande tela, e si dà vita al festoso scampanio.
    Non meno suggestivo il giorno di Pasqua.
    Domenica di Pasqua a Biancavilla è il momento denominato “A Paci” che – come detto – è l’incontro tra il Cristo Risorto e la Vergine Maria accompagnati dall’Angelo.
    Inserito quest’anno nel programma dal sindaco, Mario Cantarella, un appuntamento importante. Mercoledì 4 aprile, alle 11:00, nella sala consiliare della Residenza Municipale, sarà il primo cittadino ad incontrare un gruppo (SOGGETTO SINGOLARE) di ragazzi disabili, cha frequentano ( VERBO AL PLURALE) l’Istituto Superiore “Branchina” di Adrano, che esporrà (VERBO AL SINGOLARE) i propri lavori (disegni o manufatti che siano (COME DIRE: NON LO SO, MA FA LO STESO)) realizzati in occasione della Santa Pasqua.
    “Si tratta – ha rilevato il sindaco, Mario Cantarella – di una iniziativa che cede il passo (VUOL DIRE CHE LASCIA IL POSTO…) a quella linea di continuità che era stata tracciata già a Carnevale con l’istituto Branchina che ci aveva chiesto di inserirlo nella sfilata carnascialesca; un desiderio da parte del gruppo di ragazzi che ho sposato in pieno in un momento particolare come quello pasquale” (DELLE DUE L’UNA: O IL SINDACO NON SA PARLARE IN ITALIANO, O CHI RIFERISCE NON è ALL’ALTEZZA). Biancavilla, 30/03/2007

    DIRAMATO DALL’UFF STAMPA DEL COMUNE. OLTRE A COME VIENE IMPOSTATO VORREI CAPIRE CHE COMPETENZE HA IL SINDACO CANTARELLA E IL DIRETTORE ARTISTICO RUBINO SUI “CRUCIDDI”, LAVANDA DEI PIEDI, PROCESSIONI… TANTO MENO, LORO DUE, PER LA BENEDIZIONE DEL-“L’ULIVO “!!!!
    QUANDO SI VUOLE STRAFARE… E DIRE CHE ANCHE LE AUTORIZZAZIONI AI VIGILI URBANI SONO STATE FIRMATE DAI PARROCI.
    UN CONTO è LA VALORIZZAZIONE DELLE COSE ESISTENTI, UN CONTO è APPROPRIARSI DEL LAVORO DI CONFRATI E DI PERSONE CHE GENEROSAMENTE, SENZA ESSERE STIPENDIATI PER FARE QUESTO, METTONO SU UNA SPLENDIDA SETTIMANA DI CELEBRAZIONI RELIGIOSE. AVREBBE POTUTO SPENDERE UNA PAROLA IN QUESTO SENSO.
    PER NON DIRE DELLA PROFESSIONALITà DI CHI RACONTA… MA QUESTA è UN’ALTRA STORIA….

  31. ARRIVANO ANCHE IN PROVINCIA LE TASSE

    PER I RIFIUTI URBANI, RADDOPPIATE

    Anche a Biancavilla, come in tutta la provincia, arrivano le bollette della spazzatura raddoppiate.

    La politica dissennata, del piano dei rifiuti siciliano, che ha fatto nascere ben 27 ATO in tutta la sicilia, caricando i costi per pagare questo drappello di persone in-SEDIATE nei vari comitati di gestione e gli enormi sprechi causati da questi, sui cittadini onesti con ulteriori aggravi insostenibili.

    Le autorità prevoste, assenti per la grave crisi agrumicola che ha piegato l’intera economia agricola del nostro territorio, è invece molto attiva nell’esigere nuovi “gabelli”.

    Il PDCI , invita i sindacati, i patronati, i partiti tutti ed i singoli cittadini a mobilitarsi ed a concordare forme di civile protesta, contro questi assurdi aumenti.

    IL RADDOPPIO DELLA TASSA SUI RIFIUTI DEVE ESSERE URGENTEMENTE REVOCATO.

    Da http://www.etnarossa.s plinder.com

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