Scusate il disturbo

DITE AI BABY DI STARE ATTENTI AGLI ANTI-ESEMPI

A sentire le esigenze e le “dichiarazioni programmatiche” del baby-Consiglio di Biancavilla, insediatosi qualche settimana fa, c’è da rimanere positivamente sorpresi. I piccoli amministratori, rappresentanti di tutte le scuole elementari e medie della nostra città, hanno dimostrato di avere le idee chiare. Lontani da strategie politiche e da tragedie di Palazzo, con la loro disarmante innocenza, chiedono maggiore cura per il verde pubblico, il miglioramento della viabilità cittadina, attenzione per l’inquinamento atmosferico, servizi adeguati ai cittadini. Insomma, un paese normale. Tutti argomenti che i loro “colleghi” adulti, in 30 mesi di lavori consiliari, non hanno mai accennato con un dibattito consiliare serio, maturo e degno di essere chiamato tale.
Non è un caso, per esempio, che un sondaggio di “Biancavilla allo specchio”, il blog di Vincenzo Ventura, abbia evidenziato che il 78% del campione ritiene «molto scarso» il lavoro svolto finora dall’assemblea cittadina. Ma queste cose non contano per gli inquilini dell’Aula. L’importante è fare fumo e basta. Ecco quindi che il presidente Antonio Portale, dimenticando gli ostruzionismi e le “maleparole” usati nei confronti di Vincenzo Cantarella per contrastarlo nell’istituzione -prima in assoluto- del baby-Consiglio, non rinuncia a pavoneggiarsi davanti alle telecamere per vantare l’iniziativa, per parlare dei bambini amministratori del domani, per pronunciare altri blablablà di scontata retorica. Lo seguono alcuni consiglieri che tentano di ritagliarsi un angolino nelle riprese dei cameraman e che dispensano complimenti, auguri e congratulazioni a bambini emozionati, genitori orgogliosi e insegnanti entusiasti.
Chi però ben conosce le reali pulsioni “idealiste” dei consiglieri, ancora freschi dalla seduta in cui si è discusso di gettoni e dignità personale e politica, non può che ribollire di indignazione. Ai bambini, quindi, verrebbe da dire di stare lontani da certi tizi, di non farsi imbambolare da discorsi ipocriti e di continuare a fare i bambini, senza emulare i grandi, soprattutto quando questi non hanno alcuna autorevolezza morale per fare da esempio e dare lezioni di educazione civica.
Il risultato, purtroppo, è che, nonostante la buona fede di dirigenti scolastici, insegnanti e genitori, l’iniziativa presenta -visto lo scadimento dei promotori- una dubbia valenza educativa e didattica. E rischia di trasformare venti bambini in recitatori che scimmiottano la Politica e diventano funzionali soltanto alle meschine ossessioni dei grandi per racimolare un ritaglio di giornale o un passaggio televisivo.
Non può non stridere l’accostamento dell’insediamento dei baby-consiglieri e del dibattito avuto qualche settimana prima nella stessa aula, da dove i consiglieri-senior avevano parlato di come aumentarsi il gettone di presenza o mettersi uno stipendio. Lo avevano fatto con una tale disinvoltura da non capire nemmeno che la presenza delle telecamere di Tva in aula sarebbe stata un boomerang. Cosi, se non altro, da casa, i biancavillesi hanno potuto seguire e “ammirare” i loro rappresentanti istituzionali, che ritengono l’aumento di 70 euro a seduta (rispetto ai 30 euro attuali) un modo per renderli più degni nel loro ruolo. Contenti loro… Peccato, però, che certe affermazioni di inedita impudicizia siano state ascoltate anche dai bambini. La trasmissione dei lavori consiliari ha assunto quindi un così potenziale diseducativo che la messa in onda doveva essere fatta in orari notturni e comunque segnalata con un bollino rosso. E invece i programmisti dell’emittente adranita sono stati così attenti e rispettosi da trasmetterla mattina, mezzogiorno e sera, a ruota libera, per diversi giorni. Inevitabile il raggiungimento anche di un target infantile. Per fortuna, però, i bambini sono più svegli di quanto si possa pensare e in una classe del Secondo circolo didattico, per esempio, su loro richiesta, hanno intavolato un breve dibattito. Sarebbe stato interessante riprenderlo (quello sì) con le telecamere, a scopo riparatore rispetto alla pessima immagine (oramai incancellabile) data dall’assemblea cittadina. Di certo sarà stato edificante e motivo di soddisfazione per gli insegnanti, tanto che una di loro ha scritto a “Scusate il disturbo”. Parole che valgono più di ogni altra manifestazione di indignazione: «Egregio Fiorenza lei ha avuto modo di conoscere la mia classe e sa quanto sia attenta, nonostante l’età di chi la compone (bambini di 9-10 anni). Ebbene, le devo dire che stamattina, su loro sollecitazione, abbiamo discusso dei consiglieri comunali e del loro tentativo di mettersi uno stipendio. La maturità e il modo critico con cui hanno affrontato il problema lascia sperare che amministratori migliori per il nostro futuro è possibile averli».
Un esempio di maturità civica. Che volentieri contrapponiamo ai nostri consiglieri comunali. Loro, l’anti-esempio.
Vittorio Fiorenza

DITE AI BABY DI STARE ATTENTI AGLI ANTI-ESEMPIultima modifica: 2005-12-29T20:00:00+01:00da
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